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Filippo Mondelli, il campione di canottaggio morto è stato ricordato ai Soliti Ignoti

I Soliti Ignoti del 7 maggio ricordano Filippo Mondelli, il campione di canotaggio scomparso per un tumore alle ossa, attraverso una collega atleta presente tra gli ignoti. Il campione è morto per un tumore scoperto in seguito a un dolore al ginocchio: “Era un campione, un grande uomo che coltivava il suo sogno”.
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Filippo Mondelli, la stella del canottaggio italiano, è stato ricordato dalla collega Ludovica ai Soliti Ignoti. Un momento importante che ha visto protagonisti Amadeus e Marco Masini, concorrente di puntata. Ma chi era Filippo Mondelli? Scopriamo di più sul campione di canottaggio morto a 26 anni per un tumore alle ossa.

Chi era Filippo Mondelli

Filippo Mondelli aveva 26 anni e faceva parte della Federazione Nazionale del canotaggio. Grandi successi in carriera, entrando nelle Fiamme Gialle nel 2018. Nello stesso anno diventa campione Senior in quattro di coppia e Campione del mondo. Così lo ricordavano le Fiamme Gialle: "Giorno dopo giorno si dedica completamente al canottaggio e al suo sogno olimpico. Poi ad un tratto arriva quel maledetto 13 gennaio 2020: il “Pippo nazionale”, deve fermarsi per un problema che lo terrà lontano dai campi gara per un po’. Oggi, dopo un anno, tre mesi e sedici giorni dalla scoperta della grave malattia, Pippo non ce l’ha fatta".

Come ha scoperto il tumore

Il tumore scoperto per un dolore al ginocchio. Fu proprio lui a raccontare al sito della Federazione nazionale di canottaggio come si accorse del cancro che lo aveva aggredito e che ha finito per ucciderlo. Ecco come è iniziata quella battaglia che non è riuscito a vincere, nonostante i sacrifici e le terapie: "Da qualche giorno lamentavo un risentimento a un ginocchio e questa diagnosi è stata per me inaspettata – svelò Mondelli a gennaio di un anno fa -. Considero questo periodo solo un momento lontano dai remi e spero di farvi ritorno quanto prima completamente ristabilito. Sento il bisogno di ringraziare i miei compagni di squadra, i medici, i tecnici e i dirigenti federali, i dirigenti delle Fiamme Gialle e le tante persone che, in questi ultimi giorni, mi sono stati sempre vicini". Dolore e tristezza, un momento molto commovente ai Soliti Ignoti.

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