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Ferrara commenta la morte di Gheddafi: un assassino morto assassinato

La morte di Gheddafi è stata oggetto della trasmissione Qui Radio Londra di Giuliano Ferrara su Rai 1. Il giornalista è stato abbastanza duro nel condannare il dittatore libico ma sottolinea la morte avvenuta con l’assenza del processo.
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La morte di Gheddafi è stata oggetto della trasmissione Qui Radio Londra di Giuliano Ferrara su Rai 1. Il giornalista è stato abbastanza duro nel condannare il dittatore libico ma sottolinea la morte avvenuta con l'assenza del processo

La morte di Gheddafi è arrivata improvvisa e ha sollevato pareri quasi univoci in tutto il mondo: la sua uccisione rappresenta la liberazione di un popolo da una dittatura selvaggia così come era stata la cattura e la morte di Saddam Hussein per l'Iraq.

La Libia ora potrà quindi procedere verso la democrazia cercando di risolvere i problemi di un paese sempre più povero e disperato. Tra i commenti illustri dati nella tv italiana c'è stato anche quello di Giuliano Ferrara che, attraverso la sua trasmissione Qui Radio Londra, ha commentato la notizia della morte del colonnello Muammar Gheddafi con freddezza e lucidità.

Ferrara ha detto che: "Gheddafi è stato un patriota, un patriota anticoloniale, uno statista, dato che solo gli statisti possono durare ben 42 anni". E poi, rincarando la dose, ha affermato:

Fu un assassino internazionale, finanziò il peggior terrorismo politico, incontrò tutti, non solo Berlusconi. Incontrò Blair, Mubarak, Saddam. Una storia grande e terribile. Infamie, senso prodigioso dello spettacolo piegato alla più insolente forma di autocrazia conosciuta. Gheddafi è stato trucidato in una guerra civile provocata per bassissime ragioni dalle potenze occidentali, per ragioni coloniali ed economiche.

Il giornalista quindi dopo aver difeso, come spesso accade, il premier Silvio Berlusconi, ha poi sottolineato la matrice tragica di questa morte avvenuta lottando accanto alla sua famiglia, fatta però sotto gli occhi degli obiettivi di telecamere e macchine fotografiche, ormai pronte a fermare tutti gli ultimi momenti della sua vita. Ferrara ha quindi concluso dicendo:

E' una storia tragica tinta di colore shakesperiano, perché non lo hanno preso vivo, ha combattuto, con la sua famiglia che ha combattuto al suo fianco. Una tragedia che si è compiuta sotto i nostri occhi, in questo periodo che si conferma clamorosamente buio per la nostra storia. Era un assassino ed è morto assassinato, Noi sappiamo cosa vuol dire, dato che abbiamo avuto Piazzale Loreto, senza processo, che persino Saddam ha avuto. Gheddafi no, per lui niente processo, ma è morto con l'onore delle armi.

Un uomo che tutti volevano morto ma che è stato ammazzato senza avere un processo, forse è proprio questo il lato oscuro della vicenda. Aspetteremo di conoscere le reazioni alla morte di Gheddafi per capire se sarà stata utile alle sorti della Libia e del mondo oppure è stata la solita operazione fatta per controllare il petrolio dei paesi arabi da parte delle potenze occidentali, come spesso si è vociferato dopo simili notizie epocali.

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