Ferrara a Qui Radio Londra: Berlusconi deve scusarsi
Con ben poco preavviso e senza tanti clamori celebrativi è ritornato su Rai 1 l'appuntamento quotidiano con la rubrica Qui Radio Londra, condotta da Giuliano Ferrara dopo l'edizione del Tg1 delle 20.00. Ma se la pubblicità non è servita a farci rendere conto del ritorno di Ferrara, ci pensano le sue parole all'interno del suo spazio di commento ai fatti di attualità. E come non si poteva inaugurare una trasmissione tv di questo genere senza tenere in considerazione l'ennesimo scandalo intercettazioni legato al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi? Il caso Tarantini, che sta riguardando anche nomi noti dello spettacolo come Belen Rodriguez e Manuela Arcuri (nello specifico la Arcuri rifiutò Berlusconi e i vantaggi lavorativi derivanti da questo incontro), sta portando ad un vero e proprio scontro tra il premier e la Procura di Napoli che chiede al capo del governo di testimoniare in tribunale nel processo relativo ai presunti ricatti di Tarantini nei suoi confronti. L'argomento è fin troppo scottante per non diventare il tema centrale dell'esordio stagionale di Qui Radio Londra. Ferrara, con il suo stile diretto, ha iniziato il programma dicendo:
Berlusconi non è un indagato. Ma non è nemmeno un politico come gli altri. Berlusconi è un eroe popolare.
Per Ferrara, Berlusconi è un eroe umile e sorridente
Ferrara poi spiega come il sentimento popolare sia molto ambivalente nei confronti del Premier, amore e odio sono i sentimenti principali nei suoi confronti e gli consiglia di presentarsi al cospetto di quei giudici “che soffrono di manie di protagonismo, come Woodcock” per dire la sua verità sui fatti in questione. Ferrara è convinto che Berlusconi sia una vittima infatti dice: "Lo hanno per così dire incastrato con metodi di dubbia legalità". L'invito di Ferrara è semplice, chiaro e diretto:
Berlusconi deve scusarsi, non c'è niente di male a chiedere scusa. Berlusconi può farlo, è molto sorridente. Poi deve contrattaccare, perchè l'Italia che lo ama lo aspetta. Deve dire ‘io mi scuso, sono umile, so di avere sbagliato, ma il vero scandalo è nelle intercettazioni, la mia vita privata viene usata strumentalmente per abbattere la mia funzione pubblica'.
Il concetto di Ferrara è abbastanza chiaro: essendo Berlusconi un eroe popolare è anche al di fuori di ogni tipo di giudizio e sentenza e quindi, anche se c'è stato qualche passo falso, non c'è bisogno di assoluzione, perchè a lui tutto è permesso. Ma ora che Michele Santoro, Roberto Saviano e Serena Dandini sono stati messi fuori dalla Rai, c'era ancora bisogno della presenza di Ferrara, giunta l'anno scorso per riequilibrare verso destra il pensiero politico dei vari conduttori del servizio pubblico? Non è fin troppo schierato Ferrara con il suo Qui Radio Londra?