Federica Sciarelli contro Eleonora Daniele, l’accusa è di copiare “Chi l’ha visto”
Federica Sciarelli è uno dei volti più noti della televisione italiana. Conduce uno dei programmi più longevi del piccolo schermo nostrano ed uno dei programmi con maggiori aficionados della tv di Stato. "Chi l'ha visto" è un esempio evidente di come ci si possa occupare di cronaca nera, argomento sempre spinoso e soggetto a critiche per il modo in cui viene trattato da un certo giornalismo, senza divenire morboso, tendente ala spettacolarizzazione, artefatto. La conduttrice si destreggia con grande tatto e disinvoltura tra i casi che ogni settimana le si presentano in trasmissione, le segnalazioni del pubblico in diretta (il programma soprattutto vive di questo) e le probabili situazioni border line sempre dietro l'angolo.
Eppure l'esplosione di alcuni casi di grossa portata in Italia, negli ultimi mesi, vedi quello di Elena Ceste, ma anche l'ancora più recente vicenda di Loris Stival, ha fatto sì che questo autunno venisse pesantemente contrassegnato dalla presenza di questi contenuti nell'offerta televisiva nazionale (con conseguenti polemiche annesse, come quella del presidente dell'Ordine dei Giornalisti Enzo Iacopino). Per questo motivo in Rai si sta sempre più assestando un'altra donna nota di Rai1, ovvero Eleonora Daniele. L'ex concorrente del Gf, divenuta senza dubbio una presenza autorevole in Rai, soprattutto una presenza fissa, sta infatti conducendo un programma mattutino dedicato proprio alla cronaca nera, dal titolo "Storie Vere".
Il risultato è un autentico boom d'ascolti, di proporzioni così consistenti da far credere possa esserci addirittura un passaggio in fascia serale. Questo è uno dei motivi per i quali Federica Sciarelli, secondo quanto afferma Diva e Donna, avrebbe espresso disappunto alla dirigenza proprio nei confronti del programma condotto dalla Daniele, motivandolo addirittura con un'accusa di plagio. E' dunque guerra in Rai sulla cronaca nera? Presumibilmente la Sciarelli, fosse confermato il suo malumore, fa di tutto per evitare che due programmi simili, della stessa azienda, finiscano per penalizzarsi l'un l'altro con una proposta simile.