“Fateci vedere addominali e Lato B”: Domenica Live e il mercato della carne degli aspiranti GF
“Spogliati! Facci vedere gli addominali”: così Vladimir Luxuria ha ordinato a Daniele Dal Moro di esibire la “mercanzia” a favore delle telecamere di Domenica Live. La prima mezz’ora di trasmissione della puntata andata in onda il 7 aprile 2019 è andata via così, soddisfacendo i pruriti divertiti – chissà poi perché – degli ospiti del talk di Barbara D’Urso. Mentre la padrona di casa presentava al pubblico i 4 aspiranti gieffini chiusi nel ranch, gli ospiti chiedevano ai ragazzi di mostrare le proprie qualità fisiche. Tra richieste di vedere addominali e Lato B, lo spazio ha assunto contorni da mercato della carne. Da segnalare le espressioni dei 4 coinvolti, già intimoriti dal fatto di essere in diretta tv su una rete nazionale forse per la prima volta, per di più costretti a superare lo scoglio della timidezza nella maniera più diretta possibile.
Il marchio di qualità sul profilo di Audrey
Il Lato B di Audrey, in particolare, è stato sottoposto a una vera e propria valutazione di qualità in diretta. Quasi come se l’obiettivo ultimo del test fosse quello di stampare sulle terga della giovane il marchio Dop. “Puoi metterti di profilo?” è stato chiesto alla giovane che si è prestata, forse convinta di dovere esibire il lato migliore del suo viso. In realtà si mirava a saggiarne le forme, rese individuabili dai leggings neri super aderenti. “Ti sei rifatta il Lato B?” ha chiesto Karina Cascella, più interessata a conoscere le particolari qualità anatomiche della giovane che a valutare eventuali caratteristiche della sua personalità, tali da poter giustificare il suo ingresso nella Casa del GF.
Ordinano a Daniele di spogliarsi, impensabile con una donna
Daniele, unico maschio del gruppo, paga il prezzo di essere uomo. Con lui non sono stati usati mezzi termini. Gli è stato ordinato di sollevarsi la t-shirt e scoprire l’addome. Fosse stato una donna, si sarebbe scatenata una bagarre. Il punto vero e proprio, volendo faticosamente prescindere dalla necessità di fare “intrattenimento leggero”, resta lo spreco di tempo che sarebbe potuto essere utilizzato per centellinare eventuali pettegolezzi legati ai ragazzi. Anche in quel caso l’intrattenimento a basso costo sarebbe stato garantito, pur mantenendo la narrazione su un piano che non tende necessariamente all’esagerazione.