Facchinetti e J-Ax insieme a The Voice, ma fino a un mese fa non si odiavano?
Lungi da noi voler minare le fondamenta di una trasmissione prima ancora che essa prenda il via e non c'è nemmeno tanta voglia di perorare la causa della guerra, ma a guardare il nuovo cast di The Voice of Italy, che oltre agli storici e stoici Pelù e Noemi vanta la presenza di J-Ax e del Team Fach (all'anagrafe Roby e Francesco Facchinetti), sorge spontanea una domanda forse superflua, ma quantomeno legittima da porre: ma J-Ax e Facchinetti non si odiavano? La cosa è recente, fa riferimento ad una di quelle tante querelle, quei focolai che quotidianamente i personaggi del mondo dello spettacolo accendono, magari tramite i social network. Vedeva coinvolti inizialmente proprio Facchinetti e Fedez, tutti e due impegnati a ricoprire il ruolo che hanno in qualche modo assunto nell'ambito dello star system: il primo mansueto, democristianamente pacifico e mai alla ricerca dello scontro; il secondo barricadero, se si vuole grillino, pronto ad attaccare il sistema e lo status quo. E lo attaccava pesantemente in quell'occasione, andando a stimolare quel punto debole, il tallone d'Achille che, vuoi o non vuoi, è croce e delizia della carriera di Facchinetti: suo padre.
Facchinetti tentò di spegnere quell'incendio appellandosi al buon esempio che si doveva dare ai milioni di ragazzi che leggevano e seguivano. Ma proprio su quel "milioni di ragazzi" J-Ax, che è in sostanza parte della stessa crew di Fedez, non ci ha visto più come quando Emma Marrone criticò Suor Cristina usando il termine "showbiz". Dunque scrisse, intervenendo in difesa del futuro giudice di X Factor:
Sono intervenuto per “difendere” Fedez, perché entrambi combattiamo quotidianamente in nome della meritocrazia e odiamo a morte il nepotismo. Questo è il messaggio che vogliamo far passare ai “milioni di giovani” (ma come c*zzo parli?) che seguono (NOI) sui “social”. L'esempio che diamo è allucinante? Spero di sì. Ci siamo stancati di una cultura che sembra il frutto di unioni tra consanguinei. Fantastico che tu dica di ascoltarmi da quando avevi 12 anni ma dici che mi scrivono le battute. Come sai, caro Francesco, ad ognuno dei giudici/coach viene affibbiato un autore. Chiunque faccia televisione, da Bonolis a Vespa. La differenza è che io e Fede i nostri collaboratori ce li siamo trovati da soli scavando nei blog e non ce li siamo fatti imporre. La differenza è che abbiamo spaccato e a “voi” vi rode tantissimo il c*lo. La differenza è che anche tu hai sempre avuto un autore che “ti scrive le battute”, solo che non facevano ridere. #djfrancescononmentire e muovi a tempo il bacino.
Ed era solo una parentesi di una lunga lite (qui completamente ricostruita), J-Ax concludeva delicatamente attribuendogli la colpa di aver riportato il rap indietro di 20 anni.
Stasera ricominca The Voice e J-Ax e Facchinetti, al secolo Dj Francesco, saranno seduti vicini per esaltare r contendersi i concorrenti durante le blind audition, in un clima che ci si augura sia meno mieloso di quello alimentato dalla Carrà fino alla scorsa stagione, quello che voleva tutti i concorrenti sul palco fossero dei grandi talenti. Ora, se la chiave del programma sarà proprio una maggiore competizione tra i coach, un po' di cattiveria in più e quindi, perché no, anche liti e scazzi vari, si comprenderà la presenza congiunta di J-Ax e del Capitano Uncino. Ma in ogni caso, sorge spontaneo chiedersi come faccia J-Ax a condividere un'avventura basata sulla ricerca dei talenti, seduto di fianco a due persone come i Facchinetti che, seppur involontariamente, rappresentano per lui l'esempio massimo di "nepotismo, questo sistema millenario che non funziona solo per raccomandazione diretta ma anche per quello che mi piace chiamare “leccata di c*lo alla lontana”.