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Fabrizio Corona a tutte le ore: ma non è arrivato il momento di disintossicarsi?

Le tv italiane giorno e notte non fanno che parlare del caso Fabrizio Corona, prima latitante ora recluso. C’è chi mostra video e telefonate esclusive, chi lo attacca duramente, chi ancora fa sproloqui sull’entità della sua pena. Ma lasciare che la giustizia faccia il suo corso, no?
A cura di Fabio Giuffrida
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Fabrizio Corona in tribunale

E' diventata una vera e propria telenovela, con tanto di dirette, fan, fotografi e giornalisti pronti a raccontare le ultime vicende, le ultime gesta di Fabrizio Corona: dall'affetto dimostratogli da un paparazzo agli innumerevoli supporters che lo hanno accolto calorosamente all'aeroporto di Malpensa. E non mancano neppure i giornalisti delle riviste di gossip (e non solo) che popolano programmi televisivi per dire la loro, per chiedere che sia fatta giustizia, per raccontare come funziona questo mondo, per ribadire come si lavora seriamente. Tutti amici di Corona, tutti nemici di Corona. C'è chi lo attacca senza mezzi termini e chi lo difende a spada tratta. O bianco o nero. Oggi pomeriggio, ad esempio, sia su Canale 5 che su Rai 1 si è parlato del caso Corona: da una parte Massimo Giletti con L'Arena, dall'altra Barbara D'Urso con Domenica Live.

Giletti ha usato parole durissime nei confronti di Corona mentre Barbara D'Urso per via di alcune vicende personali ha preferito essere imparziale, facendo da arbitro senza dire una sola parola. Visibilmente imbarazzata, ha ospitato nella sua trasmissione, Domenica Live, giornalisti, scrittori e un paparazzo che ha preso le difese di Corona. Come contraddittorio su Rai 1 invece è arrivato il legale del re dei paparazzi, una donna piuttosto tranquilla e simpatica, conscia di quello che ha commesso il suo assistito ma combattiva poichè, a suo dire, gli anni di reclusione richiesti dai giudici sarebbero troppi. Insomma, uno show pomeridiano tutto dedicato a Corona, neanche fosse un affare di stato, come se non ci fossero argomenti ben più importanti di cui parlare. Ma la colpa non è di Corona of course ma della stampa che gli sta dedicando troppo tempo. E poi anche la domenica, giorno di relax e di non-lavoro per eccellenza, sentire parlare sempre delle stesse cose finisce davvero per stufare i telespettatori. Ma forse non tutti la pensano così..

Corona "acchiappa" ascolti e questo è indubbio, è l'argomento più caldo del momento ma non è certamente il più importante (oggi ad esempio si celebra il Giorno della Memoria, lo sapevate?). E poi di che cosa vogliamo interloquire ancora? Corona è finito in carcere, la sua latitanza, seguita dai mass media come fosse quella di un criminale fuggito dal 41bis, è terminata. Nel frattempo la madre, Gabriella, viene ospitata da Silvia Toffanin a Verissimo e fa un appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Non è che forse il diritto di cronaca si è trasformato nella logica maniacale di fare ascolti, di fare gossip a tutte le ore, di spiare – neanche fossimo al Gf – la vita degli altri? E poi perchè non lasciare che siano gli organi competenti, in primo luogo i giudici e gli avvocati incaricati dalle parti, a decidere il futuro di Corona? Perchè continuare con questi processi mediatici fatti di dichiarazioni ad effetto, video e telefonate esclusive? Che Corona abbia sbagliato va da sé, ma l'entità della pena, il numero di anni che dovrà trascorrere in carcere, lasciamolo decidere a chi ha più competenze di noi. Basta con questo circo mediatico.

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