Ezio Greggio paga 20 milioni di euro al fisco, è record
Sono terminati i guai con il fisco per Ezio Greggio, è un finale lieto con tanto di record, giusto per aggiungere dettagli alla notizia. Si, perché l'accordo che il conduttore di "Striscia la Notizia" ha raggiunto con l'Agenzia delle Entrate si stabilisce nella cifra di 20 milioni di euro, tra le transazione più alte mai pagate da un singolo contribuente. Come si legge sul CorSera, l'accertamento fiscale era partito un anno fa, partendo dalle modalità di incasso dei compensi percepiti da Mediaset tra il 2001 e il 2009 ed arrivando a valutare la strumentalità della sua residenza ufficiale a Montecarlo, per fini di indebito risparmio fiscale.
Sotto indagine i rapporti che Ezio Greggio aveva con la "Wolf Pictures Ltd", società che gestiva la proprietà dei diritti d'immagine del comico, ceduti poi a Mediaset. Una società di fatto sua, che pertanto risultava poco chiara agli occhi del pm Walter Mapelli della Procura di Monza e del pm Adriano Scudieri della Procura di Milano. Ezio Greggio poteva valorizzare una sentenza del Tribunale di Vigevano, nell'ambito di una vicenda familiare, che nel 2009 aveva attestato la sua residenza in Montecarlo. Poteva giocarsi anche il carattere realmente "terzo" della "Wolf Pictures Ltd", ma sarebbe bastata perdere anche una delle contestazioni per dover versare molto di più di quanto fatto tramite la sanatoria.
Ezio Greggio si assume così delle responsabilità non del tutto sue e con la volontà di porre rimedio attraverso una regolarizzazione così corposa con l'Agenzia delle Entrate, riuscendo comunque a dimostare con i suoi avvocati di essere stato effettivamente residente all'estero dal 2001 al 2010, anche fiscalmente, dove dal 2011 era tornato a fare dichiarazione dei redditi in patria (così come i professionisti stranieri che lavorano in Italia), dovendo versare una certa ritenuta dai suoi compensi. Ma stando allo staff di Greggio sarebbe colpa della società irlandese titolare dei suoi diritti d'immagine, che non avrebbe versato i tributi su quanto incassato. Un vizio interpretativo con la società che non avrebbe rispettato ed eseguito le trattenute e non avrebbe operato i versamenti, ma che adesso è disposta ad accollarsi gli oneri connessi alla verifica fiscale.