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Enzo Dong bersaglia “Italia Uno”, dopo Higuain altra provocazione del rapper napoletano

L’autore di “Secondigliano regna” tira fuori dal cilindro un altro pezzo dai toni forti, senza mezzi termini. Nel testo dice “Vado su Italia Uno e c’è più droga delle Vele” e sullo sfondo campeggia il logo della rete Mediaset. Qualche mese fa era finito al centro di una polemica per un fraintendimento sulla canzone Higuain, quando sembrava augurare la morte al calciatore della Juventus.
A cura di Andrea Parrella
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Il rapper napoletano Enzo Dong sa sempre individuare bersagli pesanti per le sue canzoni. Se qualche mese fa si era fatto notare per il pezzo dedicato a Higuain nel quale (non) augurava la morte all'attaccante della Juventus, adesso l'autore di "Secondigliano Regna", nella colonna sonora di "Gomorra 2", ha dedicato a Italia Uno l'ultima composizione. Visti i toni e i numeri della prima ora realizzati su Youtube, anche questo pezzo promette di diventare un successo e va detto che Enzo Dong ci va giù pesante con la rete Mediaset, andando a colpire alcuni stereotipi relativi ai servizi giornalistici della testata di rete, oltre che ai presunti vizi regnanti a Cologno Monzese. "Vado su Italia Uno e c'è più droga delle Vele", con un chiaro riferimento alle piazze di spaccio di Scampia, è il tema portante della canzone, che ha un loop della suoneria di un Iphone come base.

L'impressione è che la canzone non passerà inosservata a Mediaset, per quanto l'utilizzo del logo originale e del nome della rete nel titolo fanno pensare a un accordo tacito con Italia 1, specie in considerazione di un teaser laciato da Enzo Dong pochi giorni fa, in cui sostituiva il suo nome a "Dragon Ball" nella sigla del celebre cartone animato.

Polemica per la canzone "Higuain"

Risale invece a pochi mesi fa la polemica per la canzone "Higuain". Nel singolo, infatti, canta, tra le altre cose, “Mi diverto solo se, a morire è un Higuain”, dove tuttavia l'articolo indeterminativo fa, ovviamente, la differenza. Forse non sarà elegantissimo ma il rapper evidentemente prende il calciatore come esempio per antonomasia del traditore, benché alcuni media abbiano frainteso il testo pensando che augurasse la morte al calciatore. Lo stesso Dong si era impegnato a spiegare il senso dell'equivoco: "Questo non ha nulla a che fare con la Juve (…) pace e amore alle tifoserie, è contro l'infame, che l'ho descritto come Higuain" e su Facebook specificava che:

la stampa ignorante è alla portata di mano .. sia chiaro io non ho augurato la morte ad Higuain .. ma ho cantato un coro da stadio che recita. " mi diverto solo se a morire è uno sbirro " cambiando il nome in questione per dedicarla a chi nella mia vita, persone di mia conoscenza, hanno tradito me , come un po ha fatto Higuain col Napoli. higuain nel testo è solo una metafora… e meno male che l' ho specificato ;) pace & amore a voi e a Higuain.

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