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Enzo Decaro si commuove parlando della Smorfia, di Pino Daniele e Madre Teresa

L’attore napoletano è stato ospite su Rai1 a Io e te, intervistato dal conduttore Pierluigi Diaco. Decaro ha ricordato l’importanza storica della Smorfia, ha reso omaggio a Pino Daniele con un’esecuzione di “Napule è” e si è commosso raccontando l’incontro con Madre Teresa: “Quegli occhi erano in contatto con una dimensione sconosciuta”.
A cura di Valeria Morini
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Enzo Decaro si è commosso più volte, nel corso dell'intervista rilasciata il 7 agosto a Pierluigi Diaco all'interno del programma di Rai1 "Io e te". Nel ricordare gli amici, pilastri della cultura napoletana come Pino Daniele e personalità come Madre Teresa, come nell'ascoltare le note de "La cura" di Battiato, gli occhi si sono fatti lucidi più volte per l'attore napoletano. Emozionato al ricordo di Massimo Troisi, Decaro ha anzitutto raccontato qual è stato il principale merito della Smorfia, lo storico trio teatrale e cabarettistico formato da loro due e da Lello Arena:

Una delle forze della Smorfia è il fatto che si sono trovate insieme tre persone molto diverse, ma con una profonda unità nelle radici. Accomunate da un grande amore per la nostra città e il sud del mondo in generale, e la voglia di imporlo al mondo non con orgoglio tronfio ma con sobria consapevolezza.

L'omaggio a Pino Daniele

Decaro ha reso il suo personale tributo a Pino Daniele con una versione "recitata" di "Napule è" molto toccante (video in basso), conclusasi con un omaggio al suo ruolo nella musica italiana e non solo: "Senza mancare di rispetto a chi è sceso sulla Terra 2mila anni fa, possiamo dire che c’è un avanti Pino e un dopo Pino. Dopo di lui la musica napoletana, la musica mediterranea non è più stata la stessa. Pino Daniele resta un faro".

Le parole per Madre Teresa e Sophia Loren

Decaro si è emozionato fino alle lacrime nel raccontare anche l'incontro con una personalità come quella di Maria Teresa: "Ho avuto l'occasione e il privilegio di lavorare con lei e Calcutta. Dopo la sua messa del mattino alle 4, lei si ritirava in un momento di meditazione che poteva durare 5 minuti o due ore, non si sapeva. Devo dire che quegli occhi e quello sguardo attraversavano non so che cosa, ma sicuramente erano in contatto con una dimensione sconosciuta e che le conferivano una bellezza…”. Bellissime anche le parole per un'altra donna importante che ha avuto la fortuna di conoscere bene, Sophia Loren:

L'attrice che più ci rappresenta nel mondo avrebbe diritto ad avere un ego enorme, eppure la persona Sofia Scicolone è ancora molto più presente della persona Sophia Loren. L’attrice vive ancora, ma c’è una persona che non smette mai di avere le sue radici. Per me è stato un incontro professionale e anche personale bellissimo e spiega che se arrivi a vette così alte c’è sicuramente il talento, le coincidenze, ma Sophia come persona ha costruito la sua professione con pacatezza e ingegno. Ma ancora oggi, non si è mai tradita. È rimasta profondamente se stessa.

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