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Elodie: “Facevo la cubista, spezzavo le mani a chi mi toccava. Marracash? ‘Andromeda’ parla di noi”

Elodie Di Patrizi si è raccontata in una lunga intervista rilasciata a Vice. La cantante è tornata con la mente alla sua infanzia, vissuta nelle case popolari. Poi il trasferimento a Lecce, dove lavorava come cubista, fino all’esperienza ad Amici: “È stato terapeutico”. Elodie, infine, ha parlato della storia d’amore con Marracash: “Orgogliosa di stare con lui”.
A cura di Daniela Seclì
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Elodie Di Patrizi, dopo l'esperienza al Festival di Sanremo 2020, si è raccontata in una lunga intervista rilasciata a Vice. La cantante ha ripercorso la sua vita, partendo dall'infanzia trascorsa a Roma, nelle case popolari. Non è stato facile per lei, accettare la separazione dei genitori avvenuta quando era ancora una bambina:

"Mio padre è un ex musicista. Ha suonato per strada per tanti anni e mia madre faceva la colletta. Io mi vergognavo perché i compagni di classe potevano pensare che facesse l'elemosina. I miei si sono separati quando avevo 8 – 9 anni. C'era violenza a casa, non si sono separati bene. Cercavo di essere protettiva con mia sorella più piccola. Sono stata molto incazzata con la mia famiglia. È giusto proteggere l'infanzia di un bambino. Io sono cresciuta troppo presto. Dicevo: ‘Ma questi che caz** fanno?'".

‘Amici' è stato terapeutico per Elodie Di Patrizi

Elodie Di Patrizi è tornata con la mente alla sua esperienza nella scuola di Amici. Ha partecipato alla quindicesima edizione del talent di Maria De Filippi aggiudicandosi il premio della critica. In proposito, l'artista ha dichiarato:

"Amici è la casa popolare, X-Factor è il talent chic. Amici per me è stato importantissimo. Quella storia mi ha dato la possibilità di rimettermi in riga. La cosa che mi è piaciuta è che Maria De Filippi non ha mai strumentalizzato la mia storia e io ne ho a pacchetti di storie strappalacrime. Ad Amici non hai più niente a cui pensare se non cantare. Per me è stato terapeutico".

La sorella Fey, intervenuta nel corso dell'intervista, ha fatto sapere che l'esperienza televisiva ha portato la famiglia a essere ancora più unita: "Quando è stata in televisione, all'inizio mi sembrava strano, poi è stato come se l'avessi sempre vista in quella situazione. È stato un periodo molto felice per tutta la famiglia. Ci siamo anche riavvicinati".

Lavorava come cubista come sua madre

Elodie Di Patrizi, quindi, ha ricordato le esperienza lavorative fatte prima di diventare una cantante a tempo pieno. A 19 anni, dopo essersi trasferita a Lecce, lavorava come cubista. La cosa singolare è che per anni aveva criticato la madre per aver fatto lo stesso lavoro:

"A 19 anni sono andata a vivere a Lecce. Ho fatto la cubista per anni. Il destino si diverte. Era il lavoro che faceva mia madre e quando l'ho scoperto mi sono incazzata. Pensavo fosse un lavoro da poco di buono. Mi capitava che ci fossero quelli che ti facevano 200 video da sotto o che magari ti toccavano la caviglia. Io sono coatta, ho spaccato mani, telefoni, ero violenta. Non me ne fregava niente. La borgata lì mi è servita. Non devi permetterti di pensare che se sto lì, hai il permesso di toccarmi o che dopo vengo a casa tua".

La storia d'amore con Marracash

Infine, ha parlato della storia d'amore con Marracash. La canzone ‘Andromeda‘, presentata sul palco dell'Ariston, parla proprio della loro relazione: "Una storia che è agli inizi". Elodie Di Patrizi ha confidato che le piacerebbe molto cantare un brano scritto dal suo fidanzato. Da lui ha imparato a essere se stessa:

"Io sono Elodie, poi sono anche la tipa di Marra e se Marra sta con me evidentemente c'è un motivo. Non mi mette al buio questa cosa. È l'uomo che ho scelto, sono orgogliosa di stare con lui. Resto una donna forte e indipendente e mi fa piacere essere associata a lui. Fabio mi ha insegnato a essere me stessa. La verità funziona. Nel pop siamo più distanti dalle persone. I rapper mi hanno insegnato a essere vicina alle persone. Anche Fabio quando mi ha conosciuto non pensava che io fossi questa, chissà come mai. Avrò la faccia da stronza".

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