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Elodie alle donne: “Finite a fare le madri dei nostri uomini, smettiamola di sentirci in colpa”

Di nuovo in abito rosso, come l’abbiamo vista sul palco dell’Ariston. Non appena una questione di stile: il rosso è il simbolo della lotta alla violenza sulle donne, della quale Elodie Di Patrizi è diventata una delle più recenti ambasciatrici sul piccolo schermo. Tre minuti di monologo, in studio a Le Iene, per commentare il caso delle presunte molestie a Dayane Mello al reality La Fazenda, per ricordare che “i corpi sono belli, ma tra ammirare un corpo e possederlo c’è di mezzo il consenso e il desiderio”.
A cura di Giulia Turco
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Elodie apre la nuova stagione de Le Iene con un monologo sulla lotta contro la violenza sulle donne. La cantante, che come era stato anticipato si è cimentata per la prima volta nella conduzione del programma di Davide Parenti, ha affiancato Nicola Savino nel lancio dei servizi del primo appuntamento di stagione su Italia 1. Dopo una partenza timida e talvolta imbarazzata, la cantante romana ha dato il meglio di sé in un monologo scritto in difesa delle donne. L'occasione è quella del servizio sul caso Dayane Mello e il presunto stupro da parte di Nego do Borel avvenuto tra le mura del reality brasiliano La Fazenda.

Il discorso di Elodie in difesa delle donne

Di nuovo in abito rosso, come l'abbiamo vista sul palco dell'Ariston. Non un caso certamente e non appena una questione di stile: il rosso è il simbolo della lotta alla violenza sulle donne, della quale la cantante romana è diventata una delle più recenti ambasciatrici sul piccolo schermo. Tre minuti di monologo, per ricordare che "i corpi sono belli, ma tra ammirare un corpo e possederlo c'è di mezzo il consenso e il desiderio". Di seguito il suo discorso integrale:

Io voglio parlare solo alle mie amiche e dire la mia con onestà perché non devo e non voglio spiegare niente a nessuno.

Noi non dobbiamo mai sentirci in colpa. Non dobbiamo mai proteggere gli uomini perché gli uomini non sono i nostri figli e quando sbagliano è giusto che paghino.

Se quell’uomo ha davvero fatto sesso con una donna che non poteva intendere e volere perché era sotto effetto di alcol, deve pagare e Dayane deve essere trattata come una vittima perché lo è. Mi fa incazzare vedere una ragazza che non può dire no, o che si vergogna a farlo come se il proprio corpo non fosse più suo, come se ormai fosse troppo tardi per tornare indietro.

Io sono libera di cambiare idea fino all’ultimo, di dire “Non mi va più”, oppure “Ho sonno, sono stanca, levati di torno”. O di darti un calcio nei coglioni, piuttosto che stare in silenzio.

Quando facevo la cubista, il mio corpo era il colore, la scenografia del locale e io mi divertivo tantissimo. Ma bastava un solo sguardo, o un gesto fuori posto per farmi sentire sbagliata. Sono passati tanti anni e non è cambiato molto. Succede che mi dicano “Elodie, ma tu fai i balletti mezza nuda”. E allora? I corpi sono belli, mi piace essere guardata, ma tra ammirare un corpo e possederlo in mezzo c’è il consenso e il desiderio, che è fondamentale. Vi siete mai chiesti cosa desidera una donna?

C’è un’altra cosa che mi fa incazzare. Facciamo un esempio: per farsi accettare da un uomo, una donna ogni tanto non può dire con quante persone è stata a letto.

Anch’io a volte ho fatto fatica a dire le mie cose ed è capitato a tutte sentirsi dire “Non devi raccontare proprio tutto al tuo uomo”. Io mi domando, perché? Cosa devo nascondere? Da cosa lo devo proteggere? Di cosa ha paura? Del mio passato? Delle mie esperienze che sono le sue stesse? Di conoscermi davvero?

Molti uomini hanno questa paura e vogliono dominarci, controllarci e difenderci, come se fossimo una loro proprietà. Io non voglio essere difesa, voglio essere compresa. Non voglio essere giudicata, voglio essere ascoltata, perché quello che sono vale e ci ho messo tanti anni ad essere quella che sono oggi e sono orgogliosa di me.

Tutte le volte che abbiamo accettato il ruolo che qualcuno ha scelto per noi, siamo finite a fare da madri ai nostri compagni. Magari passiamo la vita a cercare di salvare qualcun altro, a me è successo tantissime volte, forse perché mi sentivo importante, di avere un valore e di avere un senso in questa vita.

In realtà, quando decidi di dare tutto ad un’altra persona, è proprio il momento in cui ti annulli, ti annienti e perdi la bellezza di dedicare il tuo tempo a te stessa. Quindi non facciamolo, non dobbiamo sparire mai.

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Elodie in conduzione a Le Iene

Le Iene ripartono in quarta con la conduzione di Elodie, uno dei personaggi più attesi di questa stagione di Italia 1. La sua presenza era stata anticipata qualche mese prima, quando si era parlato della possibilità di una presenza lampo della cantante nello studio del programma. Così è stato in effetti, perché dopo la puntata di esordio Elodie passerà il testimone alla modella e attrice Rocío Muñoz Morales, compagna di Raoul Bova, al fianco di Nicola Savino. Una sfida non semplice, considerando il consenso del pubblico verso Elodie, amatissima anche in tv, che all'indomani del suo monologo ha fatto schizzare in tendenza sui social il programma di Davide Parenti.

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