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Sì, dire di essere gay in Tv fa ancora notizia

Da ore si discute del coming out di Elly Schlein, ex eurodeputata e futura vicepresidente dell’Emilia Romagna, che nel corso di un’intervista a L’Assedio, il talk di Dara Bignardi, ha raccontato della sua bisessualità. Ha fatto notizia? Sì, perché sebbene qualcuno sminuisca l’importanza di certe cose dette in televisione, c’è ancora chi non le ritiene “normali”.
A cura di Andrea Parrella
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Elly Schlein, ex parlamentare europea e prossima vicepresidente della regione Emilia Romagna, racconta della sua bisessualità a L'Assedio, talk show di Daria Bignardi.
Elly Schlein, ex parlamentare europea e prossima vicepresidente della regione Emilia Romagna, racconta della sua bisessualità a L'Assedio, talk show di Daria Bignardi.

L'Assedio è tornato in Tv. Dopo l'esordio dello scorso ottobre, il talk show condotto da Daria Bignardi in onda sul Nove riparte con la seconda stagione ed ha fatto subito notizia, grazie al chiacchiericcio scatenato dalle dichiarazioni di Elly Schlein sulla sua bisessualità. "Sono stata innamorata di uomini, sono stata innamorata di donne. In questo momento sto con una donna e sono felice, fino a che mi sopporta". La vicepresidente della regione Emilia Romagna verga così la sua ospitata da Daria Bignardi, con una dichiarazione che divora l'intera ospitata e si trasforma in titolo di giornale, nonché frammento virale dell'intervista.

Le dichiarazioni di Schlein prendono forma in un luogo televisivo generalmente immune a sensazionalismi, pruderie sulla vita privata dei protagonisti, istinti di pancia. Aspetto che, al netto delle prevedibili reazioni omofobe di intolleranza un tanto al chilo, ha forse contribuito a determinare un riflesso alternativo e insolito rispetto a un tema del genere, in un certo senso snobista e sintetizzabile in una domanda retorica che da questa mattina si è letta più volte in commento alla vicenda: dire di essere bisessuali in televisione sarebbe ancora una notizia? Con uno sforzo di immaginazione è una reazione che somiglia al gesto istintivo di chi cade in terra scivolando o inciampando e dopo nasconde il dolore lancinante dietro una finta nonchalance.

No, in effetti non dovrebbe essere una notizia. Il refrain è il solito, siamo nel 2020, l'omosessualità, la bisessualità e qualsiasi altra variazione sul tema non dovrebbero più sorprendere come accadeva un tempo.

Ma il fatto che se ne stia parlando (e come se se ne sta parlando, nonostante il programma di Daria Bignardi non riesca a sganciarsi dall'uno virgola di share al quale è immeritatamente ancorato sin dall'inizio della stagione) dovrebbe indurci a capire che una cura all'intolleranza, in Italia per troppo tempo dominante verso questi temi, non si risolve fingendo di dare le cose per scontate.

Se una donna, che ricopre tra l'altro un ruolo di rappresentanza politica sul territorio, afferma in televisione con assoluta serenità di aver amato sia uomini che donne, e non dovremmo delegittimarla relegandola a manifestazione scontata, sminuendone il peso e ritenendola una cosa  in linea con la moda del tempo. È bella, che accada da Daria Bignardi o da Barbara d'Urso cambia poco. E merita di essere rimarcata, pur senza trionfalismi, merita di diventare una notizia per un semplice motivo: nel frattempo c'è chi questa cosa tanto normale non la reputa.

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