Elisabetta Gregoraci: “Mio figlio era geloso degli abbracci con Pierpaolo Pretelli”

Elisabetta Gregoraci si racconta di fronte a Silvia Toffanin nello studio di Verissimo dopo l’uscita dalla Casa del Grande Fratello Vip. In primo piano, la gioia per avere ritrovato il figlio Nathan Falco. Proprio la nostalgia nei confronti del bambino l’aveva spinta a lasciare la Casa: “Non vedevo l’ora di riabbracciarlo, mi mancava tanto. Era geloso dei miei abbracci con Pierpaolo, ma io non mi rendevo conto. Capisco che fuori può sembrare molto di più ma per noi era una cosa naturale”.

“Flavio Briatore mi ha sgridato”

Una volta tornata alla vita reale, Elisabetta ha ritrovato l’ex marito Flavio Briatore che l’avrebbe sgridata per essere stato eccessivamente al centro dell’attenzione nei mesi della sua partecipazione al reality show di Canale5: “Mi ha detto che sono stata coraggiosa. A Flavio hanno dato fastidio tante cose, mi ha anche sgridato. Non gli è piaciuto essere stato messo in mezzo a tante discussioni”.

Il rapporto con Pierpaolo Pretelli: “Resterà solo un’amicizia”

Non ha più dubbi, invece, sul rapporto con Pierpaolo Pretelli che sarebbe desinato a restare solo un’amicizia. Una volta uscita dalla Casa, Elisabetta avrebbe realizzato che nulla di romantico potrà accadere nemmeno una volta che l’ex velino di Striscia la notizia avrà abbandonato la Casa: “Lui è stato molto importante. Abbiamo trovato la nostra comfort zone, stavo molto bene insieme a lui, ma non mi sono sentita di andare avanti e non mi sembrava il posto più adatto per farlo. Rimarrà solo un’amicizia”. Quando Silvia Toffanin le ha chiesto se al di fuori del reality si sarebbe potuta innamorare di lui, Elisabetta ha risposto: “Chi lo sa?”. Infine, la Gregoraci annuncia di avere pianto a lungo dopo avere scoperto l’atteggiamento tenuto da alcune delle donne che riteneva amiche: “Ho scoperto che alcune delle mie amiche ,che pensavo tali, in realtà non lo sono mai state. Mentre ero fuori hanno parlato contro di me e hanno detto cose non vere quando io non potevo neanche difendermi. Ho pianto tanto, ad un certo punto mi è crollato il mondo addosso. Sentire parlare a sproposito e con volgarità ferisce. Bisognerebbe avere più garbo. Adesso ho messo tutto nelle mani degli avvocati che faranno il loro lavoro”.