Eleonora Brigliadori: “Attendo le scuse di Nadia Toffa, spero che venga a trovarmi”
Eleonora Brigliadori torna a parlare della questione relativa a Nadia Toffa e alle sua affermazioni pesanti nei confronti dell'ex Iena, che hanno provocato la sua esclusione da Pechino Express. Il volto televisivo aveva parlato più volte dopo la decisione della Rai, non ammettendo assolutamente una qualche colpevolezza, ma anzi ritenendosi vittima di una ingiustizia, una grande manipolazione di quanto accaduto. L'intenzione di non rivolgere alcuna scusa a Nadia Toffa è stata arricchita da convinte parole di condanna rispetto agli effetti provocati dal noto servizio de Le Iene di Nadia Toffa, da cui nacque il diverbio tra le due. Le ha pronunciate in un'intervista rilasciata al settimanale Sono, "Voglio aiutarla a guarire" è il titolo evocativo:
Sono in attesa delle scuse da parte di questa signora. E' penale quello che ho subito. Sono stata aggredita. Spero che venga a trovarmi, per spiegarle che il contatto che c'è stato tra noi due non è stato un attacco, ma un gesto di protezione nei suoi confronti dettato dalle forze spirituali con le quali ero in contatto in quel momento, mentre stavo celebrando un rito funebre.
Le giustificazioni al commento Facebook su Nadia Toffa
Una sostanziale spiegazione dell'accaduto, descritto come un equivoco delle sue parole, lo aveva fornito in un'altra dichiarazione rilasciata poche settimane fa: "Non ho fatto nomi né riferimenti a nessuno. Ho solo citato un proverbio… se vedo qualcuno che, causando “il suo mal”, si affida alla chemio, tutto quello che posso fare è soffrire per lui. Ho avuto un carcinoma epatico, un tumore al seno e un fibroma. Li ho affrontati per via spirituale, e li ho sconfitti tutti… Quando davanti al dettatore del mio cellulare ho detto “chi è causa del suo mal pianga se stesso”, pensavo di inviare un pensiero d’amore. Ma sulla Rete c’è stato chi è stato abile a creare l’equivoco e a cavalcarlo".
Le difficoltà economiche della Brigliadori
La mancata partecipazione a Pechino Express è stata soprattutto motivo di grande tensione, aveva spiegato la Brigliadori, in relazione alle sue difficoltà economiche recenti: "Avevo bisogno di partecipare a Pechino Express perché non ho mai vissuto di rendita e ho bisogno di lavorare. Mi hanno ridotto sul lastrico, ma io non elemosino la pietà di nessuno".
