Elena Sofia Ricci: “Che Dio ci aiuti 6? Riprese rimandate a tempo indeterminato per il Coronavirus”

A causa dell’emergenza Coronavirus, i set delle fiction italiane sono fermi. Tra le serie tv le cui riprese sono state rimandate, ce n’è una particolarmente amata dagli spettatori: Che Dio ci aiuti 6. Elena Sofia Ricci, l’adorata suor Angela, ne ha parlato in un’intervista rilasciata a Tv, Sorrisi e Canzoni.
Che Dio ci aiuti 6, riprese rimandate
Le prime anticipazioni di Che Dio ci aiuti 6 avevano svelato che sarebbero tornati sul set tutti gli attori più amati: Elena Sofia Ricci, Valeria Fabrizi, Francesca Chillemi, ma anche Gianmarco Saurino e Diana Del Bufalo. La produzione della sesta stagione della fiction, però, ha subito un rallentamento. Elena Sofia Ricci ha dichiarato:
“A me suor Angela, in fondo, sta simpaticissima. Ed è per questo che, nonostante io sia allergica alla serialità, non la mollo. Le riprese della sesta stagione avrebbero dovuto iniziare ad Assisi a fine marzo, ma sono rimandate a tempo indeterminato. Nei piani, prima della pandemia da Coronavirus, le riprese dovevano finire per l’estate”.
Elena Sofia Ricci dal 23 aprile su Rai1 con Vivi e lascia vivere
Intanto, Elena Sofia Ricci si prepara a tornare in tv. Da giovedì 23 aprile, infatti, Rai1 lascerà spazio alla fiction in sei puntate ‘Vivi e lascia vivere’. L’attrice interpreta Laura Ruggero, una cuoca e madre di tre figli. Laura, di ritorno da un viaggio, annuncia che il marito è morto in un incendio a Tenerife. La Ruggero aveva da poco scoperto la vita segreta dell’uomo con cui stava da 20 anni. Sul suo personaggio ha dichiarato:
”È una donna molto ruvida in cui non c’è traccia di buonismo, anche se a suo modo è buona. Una mamma apparentemente anaffettiva che ai figli insegna a cavarsela da soli. Quando perde tutto, il marito ma anche il lavoro, decide di rimboccarsi le maniche e ricominciare da capo. Quello che saranno costretti a fare in molti, travolti dallo tsunami della pandemia da Covid-19. Una tragedia “democratica” perché può colpire tutti, ricchi o poveri, potenti o umili, nessuno escluso”.