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Verissimo 2020/2021

Elena Santarelli: “Mio figlio ha vinto il tumore, ma convivo con le immagini dei bambini morti”

Ospite a Verissimo, Elena Santarelli racconta il lungo incubo vissuto con la malattia del figlio Giacomo, cui nel 2017 è stato diagnosticato un tumore cerebrale, che il bambino fortunatamente è riuscito a superare. Mamma Elena racconta quanto la malattia lo abbia cambiato e mostra la sua vicinanza alle famiglie dei piccoli che non ce l’hanno fatta.
A cura di Valeria Morini
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Elena Santarelli è stata protagonista di un'intervista a Verissimo, nella puntata in onda sabato 13 febbraio. La showgirl ha parlato della difficile battaglia del figlio Giacomo, cui nel 2017 era stato diagnosticato un tumore cerebrale. Dopo un anno e mezzo di cure e un'operazione, il bambino è guarito e ha concluse il ciclo di terapie nel maggio 2019

Voglio mostrare la mia vicinanza a chi non ha vinto questa battaglia. Tantissime famiglie non vedono la luce in fondo a quel tunnel. Io non sono nessuno in confronto a loro. Spesso mi chiamano mamma coraggio. Qualsiasi mamma fa quello che io ho fatto. Io sono solo una persona nota. Ci sono delle madri che non basterebbero sei puntate di Verissimo per raccontare quello che fanno, nonostante tutto. Il momento più duro è stato l'ingresso in terapia intensiva. Adesso è normale vedere le persone intubate. Io ho visto mio figlio, è un trauma tosto da metabolizzare. La cosa più brutta è andare a vedere i bambini nelle camere mortuarie. Non è facile, se hai conosciuto quei bambini pieni di vita, non è facile dire una parola di conforto ai genitori, non esistono parole di conforto, solo abbracci. Sono momenti che non nella testa, non li voglio cancellare, ma ogni tanto ci combatto, continuo a conviverci.

La gioia per la guarigione di Giacomo

Elena Santarelli ha raccontato la gioia del giorno in cui finalmente l‘incubo del piccolo Giacomo è finito: "Quando mi ha chiamato la dottoressa per dirmi che era andato tutto bene, ero in tangenziale e ho inchiodato con la mia macchina. La nebbia totale, non ho capito più niente. Lo immaginavo perché i controlli andavano bene, però ci voleva l'ok finale. Ho chiamato subito mamma, papà, i nonni, ho anche pubblicato un post sui social, perché dietro ci sono tante persone belle lì, ci sono anche degli haters, ma che vadano a quel paese… sono quattro gatti. Nulla in confronto all'amore ricevuto da tantissime persone, che mi hanno aiutato con il progetto di ricerca e hanno fatto catene di preghiera per Giacomo. Devo ringraziare la psicologa, perché noi mamme non possiamo fare tutto, ci sono cose per cui dobbiamo necessariamente chiedere consiglio a degli esperti. Giacomo si chiedeva perché doveva andare in ospedale a fare risonanze, ecc., se era guarito. Ho avuto il coraggio di dirgli la verità: si va in follow up perché purtroppo la malattia per un certo periodo potrebbe ripresentarsi. A mio figlio le bugie non le dico. E lui mi fa: ma figuriamoci se si ripresenta. E quando gli ho detto che aveva finito le cure mi fa: stai scherzando? Lui è cresciuto tantissimo. Non mi nascondo più in bagno a piangere come facevo prima. Quando ho pianto l'ultima volta ho trovato il coraggio di dirgli che il nostro amichetto Lorenzo non ce l'aveva fatta. Lui mi fa: ho capito che ognuno ha il suo destino, sono felice ma dispiaciuto per chi non ce l'ha fatta. La malattia ti cambia. Fa le cose di un dodicenne, ma è molto forte e sensibile, è tenerissimo con sua sorella".

Il sostegno del marito Bernardo Corradi

Elena Santarelli ha ammesso di avere un esaurimento nel 2019, dopo tutte le difficoltà. Per questo lei e il figlio hanno fatto una terapia insieme. Ovviamente, importantissimo è strato anche l'amore con il marito Bernardo Corradi, cui ha rivolto bellissime parole: "Un uomo meraviglioso, mi lusinga come madre, moglie, amica. Mi ha sempre fatto tanti complimenti anche per la gestione di Giacomo. In queste situazioni le coppie o si uniscono di più o vanno in crisi. Mi sono confrontata con altre coppie che sono andate in crisi, ma il rapporto scricchiolava anche prima. Per altre invece, scricchiolava, ma fare il bene del bambino li ha riuniti. Bisogna provarci sempre, darsi una chance. Io e Bernardo non abbiamo mai avuto delle crisi vere e proprie. Non vuol dire che non abbiamo discussioni. Però ci divertiamo, siamo molto complici. Questo non vuol dire che siamo la famiglia perfetta con il labrador e le rose, abbiamo anche noi dei battibecchi".

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