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È ora di mettere un freno al commissario Montalbano

Dietro il successo eterno e indiscutibile della fiction con Luca Zingaretti si nascondono due insidie: un pubblico stanco delle repliche e la paralisi della televisione generalista che da anni scappa dal confronto con la fiction dei record. Rai1 tuteli il suo titolo più pregiato, preservandolo dall’abuso di repliche fatto negli ultimi anni.
A cura di Andrea Parrella
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Né l'astinenza né l'eccesso hanno mai reso l'uomo felice. E se non è eccesso, quando parliamo di Montalbano, poco ci manca. Lungi dal volersi esibire in un sacrilegio, una posizione che ha il sapore di imprecazione, ma sarebbe ora che in Rai prendessero in considerazione di porre un limite all'abuso di Vigata fatto negli ultimi anni.

Da tempo, ormai, Rai1 si serve dei racconti di Andrea Camilleri in tutte le salse. Vale per Montalbano lo stesso discorso del maiale per la cucina di terra e del tonno per quella di mare: non si butta via niente. E così la prima rete del servizio pubblico ha scoperto, non senza una certa sorpresa, che non sono i soli episodi inediti a radunare gli italiani davanti alla Tv come accade solo per una serata di Sanremo o una partita della nazionale, ma che le repliche degli oltre 30 film di Montalbano sono redditizie, in fatto di ascolti, come la più fortunata prima visione di una fiction di successo.

La recente pandemia che ha fermato le produzioni, ed esaurito le scorte delle emittenti, ha portato questa strategia dell'accanimento agli estremi, con gli appuntamenti in replica in onda anche in apertura di stagione e non solo nell'abituale finestra inverno-primavera.

Un fenomeno particolare che se da una parte favorisce la gloria eterna del Commissario Montalbano, dall'altra ridimensiona fisiologicamente le aspettative per i nuovi film e, più di tutto, può stancare il pubblico. Montalbano è diventato una liturgia, una festa comandata da cui non si può fuggire, una messa dai dialoghi imparati a memoria, una tale certezza di riscontro di pubblico da aver condizionato l'intero panorama televisivo. Perché quando c'è Montalbano la concorrenza scappa, come ha legittimamente fatto Mediaset negli ultimi anni. Se c'è Zingaretti in prima serata non c'è altro e quindi cos'altro puoi vedere?

Non si tratta di una posizione "contro" Montalbano a prescindere e non c'è alcun dubbio che quello con Luca Zingaretti sia il prodotto più riuscito degli ultimi anni, quello di maggiore successo della storia recente della Tv e il più trasversalmente acclamato. Ma oltre alla sensazione di una programmazione monotematica, genuflessa all'immaginario siculo dei paesaggi di Sciacca, Rai1 rischia involontariamente di generare una paralisi del panorama televisivo che, sul lungo periodo, sarebbe sfavorevole per tutti. Montalbano è una perla, va pertanto trattata con parsimonia.

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