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È morto Jack Norfolk, il piccolo bambino coraggioso che ha combattuto la malattia in tv

È morto Jack Norfolk a soli 12 anni, dopo essere diventato una delle star del documentario televisivo Children’s Hospital, nel quale ha combattuto con il sorriso la sua malattia, appassionando molto il pubblico americano.
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Era diventata una star del documentario della  ITV Children’s Hospital, aveva commosso ed entusiasmato l'America, prima di dire addio a questo mondo. È morto il piccolo Jack Norfolk a soli 12 anni, tra le braccia di sua madre (come riporta il quotidiano Mirror), che gli è stata vicino fino alla fine. Jack soffriva di una forte insufficienza renale e sin dalle prime puntata della serie aveva appassionato il pubblico con la sua triste storia, fatta soprattutto di tanti sorrisi e immenso coraggio. Quattro ore di dialisi al giorno per tre volte a settimana, il tutto per garantirgli un flusso sanguigno "pulito", capace di tenerlo in vita. Nel primo episodio ha anche dovuto sottoporsi ad un intervento di tre ore al fianco, a causa di una malattia genetica delle ossa.

La serie poi ha seguito i suoi coraggiosi primi passi, mettendo in evidenza come la sua malattia non è mai riuscita a smorzare quello spirito vivace e allegro, che lo portava spesso a dire: "Voglio solo essere normale… e mangiare le banane!". Sua madre Jeni Spilsbury l'ha sempre definito la sua "ispirazione" e negli ultimi mesi aveva dichiarato: "Jack è ciò che mi fa andare avanti. Devo tutto a lui, solo a Jack". L'operazione alla quale fu sottoposto aveva invalidato la vita di Jack soprattutto impedendogli di mangiare ciò che più gli piaceva: il piccolo infatti non poteva più mangiare le banane, perché sono severamente vietate ai pazienti in dialisi, a causa del loro alto contenuto di potassio che a quanto pare interferisce con l'efficacia dell'intero trattamento.

Nel 2012, Jack era nel gruppo di bambini del documentario Children’s Hospital quando ricevettero la visita della Regina in persona, che si era recata nella struttura per fare uno speciale giro di saluti insieme al Duca di Edimburgo. Il suo volto sempre sorridente, che impugna palloncini o che abbraccia enormi peluche, rimarrà impresso nella memoria del pubblico americano, che nel tempo aveva imparato ad amarlo anche a distanza.

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