È morto Glen Larson, papà di Supercar e Battlestar Galactica

Hollywood e tutto il mondo della serialità televisiva è in lutto per aver perso uno dei suoi riferimenti più importanti. È morto quest'oggi Glen Larson nella sua abitazione a Los Angeles, aveva 77 anni. È stato il creatore di "Knight Rider", la storica serie che lanciò la carriera di David Hasselhoff e che in Italia arrivò con il nome di "Supercar", incentrato sulla vita di un uomo che si ritroverà la vita cambiata e a combattere le forze del male con KITT, l'auto parlante dall'intelligenza artificiale super sviluppata. È soprattutto il creatore di "Battlestar Galactica", un'opera che fino agli anni Ottanta è stata senza precedenti nella storia della serialità televisiva e che è tuttora in trattativa per essere portata sul grande schermo (la regia dovrebbe essere affidata a Bryan Singer).

Nonostante il suo grandissimo successo, molte sono state le critiche mosse a Larson per la sua mancanza di originalità derivata dal fatto che molte delle sue serie televisive sono state viste come delle vere e proprie trasposizioni da blockbuster cinematografici. Su "Battlestar Galactica", ad esempio, sono state mosse critiche aspre riguardanti all'influenza evidente del "Guerre Stellari" di George Lucas, oppure "Automan" palesemente ispirato a "Tron" nei dettagli applicati al vestiario del protagonista e ai suoi mezzi di locomozione.

Ricchissimo il curriculum di produzioni legate a Glen Larson, nonostante le numerose controversie. Da "Uno Sceriffo a New York" a "Nightman", e ancora "Hawaii Missione Speciale", "Palm Springs Operazione Amore, "L'uomo da sei milioni di dollari", "Professione Pericolo", "Masquerede" e "Manimal".