E fu così che Luca e Paolo tornarono a farci amare ‘Colorado’
Dopo Giass credevamo che Luca e Paolo avessero perso la capacità di tenere il palco. Ascolti poco gratificanti, critiche contrastanti, un pubblico spaccato a metà: Giass di Antonio Ricci non convinse e insidiò un dubbio nelle menti di chi, in questa coppia dello spettacolo, aveva sempre creduto. Questa tipologia di flop presuppone due precisi scenari: il primo prevede che siano i conduttori il problema, il secondo che invece lo sia il programma stesso. Probabilmente quello fu proprio un caso da secondo scenario.
Dopo un anno arriva l'annuncio del loro ingresso nel cast di Colorado, programma che negli ultimi anni aveva perso un po' di quella verve comica, che inizialmente gli aveva consentito di viaggiare ad una media di 3 milioni a puntata. Via via gli ascolti sono scemati, assestandosi a meno di 1 milione e mezzo a puntata, e si è fatta sempre più tangibile l'esigenza di apportare un cambiamento radicale. Luca e Paolo hanno rappresentato sin dall'inizio questa ventata di novità, se non fosse che il rischio d'impresa rappresentasse comunque un traguardo troppo alto, viste le aspettative.
A quanto pare, però, non c'è voluto molto per capire che la veste di capocomici gli calzasse a pennello. Mattatori e complici, affiatati come il primo giorno, Luca e Paolo alla conduzione di Colorado funzionano eccome; a tal punto da sembrare i migliori comici dell'intera compagnia, mentre al resto della ‘troupe' andrebbe affidato il ruolo di semplici (seppur fantasiosi) figuranti. Debora Villa e Valeria Graci sono le quote rosa perfette in un cast quasi tutto al maschile, ottime spalle di quello che si è rivelato a tutti gli effetti un ‘two-men show'. Chapeau agli autori che hanno portato per la prima volta il noto duo sulle tavole di un cabaret televisivo (nemmeno Zelig aveva mai avuto questo onore) e agli stessi Luca e Paolo, che da Ciro il figlio di Target ne hanno fatta di strada.