Duffy contro “365 giorni” con Michele Morrone, l’appello a Netflix: “Esalta stupro e rapimento”
Il film "365 giorni" è diventato un curioso tormentone su Netflix. Pellicola di produzione polacca, ma con protagonista l'italiano Michele Morrone, è un dramma ad altissimo tasso erotico spesso paragonato alla saga di "50 sfumature" e svetta tra i film più visti sulla piattaforma di streaming. Ha però scatenato una polemica sollevata dalla cantante Duffy, che ha chiesto pubblicamente la sua rimozione con una lettera aperta indirizzata all'amministratore delegato di Netflix Reed Hastings. La storia del boss mafioso Massimo che rapisce la giovane Laura e la tiene prigioniera in casa per farla innamorare di lui sarebbe una storia molto pericolosa, secondo l'artista britannica.
Non so davvero cosa pensare, dire o fare, se non quello di contattarti e spiegarti in questa lettera quanto irresponsabile sia stato Netflix a trasmettere il film "365 giorni". Non mi piace essere in questa posizione, ma la virtù della mia sofferenza mi obbliga a farlo, a causa di un'esperienza violenta che ho sopportato, simile a quella che che hai scelto di presentare come "erotismo per adulti". "365 Days" esalta la brutale realtà del traffico sessuale, del rapimento e dello stupro. Non dovrebbe essere assolutamente un'idea di intrattenimento, né dovrebbe essere commercializzata in questo modo. Scrivo queste parole dato che circa 25 milioni di persone sono attualmente vittime di traffico in tutto il mondo. (…) Per chiunque possa esclamare "è solo un film": non è "solo un film", quando contribuisce a distorcere un argomento ampiamente discusso, come il traffico sessuale e il rapimento, rendendolo erotico.
Duffy vittima di rapimento e stupro
La cantante sa bene di quel che parla dal momento che lei stessa è stata vittima di un episodio terribile. A febbraio, svelò che tempo prima era stata violentata, drogata e tenuta prigioniera dal suo sequestratore per alcuni giorni. Il trauma è stato così doloroso che per diversi anni è rimasta lontana dalle scene. Duffy si stupisce del successo del film: "Non riesco proprio a immaginare come Netflix possa trascurare quanto sia negligente, insensibile e pericoloso. Di recente ha anche spinto alcune giovani donne a chiedere a Michele Morrone, l'attore protagonista del film, di rapirle".
La trama di 365 giorni
"365 giorni" è un film diretto da Barbara Białowąs e Tomasz Mandes e tratto dal romanzo di Blanka Lipińska. Al centro, per l'appunto, il sequestro di Laura da parte dello spietato malavitoso Massimo, che si è innamorato di lei a prima vista: se nell'arco di un anno lei non ricambierà i suoi sentimenti, la lascerà andare; nel frattempo, non la toccherà senza il suo consenso. Tra i due nasce un gioco di seduzione che diventa sempre più passionale. "Non vi siete accorti di come "365 giorni" abbia fatto molto male a coloro che hanno sopportato i dolori e gli orrori che questo film glorifica, per intrattenimento e per soldi", sottolinea Duffy, che chiede al pubblico di informarsi sulla piaga globale del traffico di esseri umani:
Incoraggio i milioni di persone che hanno apprezzato il film a riflettere sulla realtà del rapimento, della tratta e dello sfruttamento sessuale e di un'esperienza che è l'opposto totale della lucida fantasia rappresentata in "365 giorni".