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Dopo Rovazzi, Amendola attacca J-Ax e Fedez: “Mai visto il video della loro canzone”

Gli spettatori di “Tale e Quale Show” bersagliano ancora una volta il giudice Claudio Amendola che, dopo la guerra ingaggiata con Rovazzi, punta i rapper J-Ax e Fedez: “Mai visto il video della loro canzone”.
A cura di Stefania Rocco
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A Claudio Amendola i rapper, soprattutto quelli più attuali, sembrerebbero non piacere. Nel corso della puntata di ‘Tale e Quale Show’ in onda questa sera su Rai1 il giudice, ex opinionista del ‘Grande Fratello’, ha ammesso di non conoscere J-Ax e Fedez e, incredibilmente, di non aver mai visto il video della canzone “Vorrei ma non posto”. Si tratta del tormentone musicale dell’estate, un brano diventato colonna sonora della stagione appena terminata proprio insieme a quello di Rovazzi, “Andiamo a comandare”.

Amendola è stato chiamato a giudicare l’imitazione di Leonardo Fiaschi che si è dovuto calare nei non semplici panni di J-Ax. A esibirsi accanto a lui nel ruolo di Fedez è stato Antonio Mezzancella. I due portano a casa l’esibizione ma Amendola si astiene da un giudizio pieno perché, come lui stesso ammette, non avrebbe mai visto il videoclip del brano in questione. Sui social invitano l’attore a documentarsi meglio sugli artisti del momento, anche al fine di imprimere maggiore credibilità ai suoi giudizi di merito.

Il botta e risposta con Rovazzi

Amendola era già stato protagonista di un altro botta e risposta a distanza che risale a qualche giorno fa. Nel corso della penultima puntata di “Tale e Quale Show” andata in onda, l’attore aveva manifestato apertamente la sua antipatia nei confronti di Fabio Rovazzi, celebre arista imitato da Enrico Papi proprio sul palco della trasmissione condotta da Carlo Conti. Terminata l’esibizione, Amendola non era stato tenero nel giudicare l’originale:

Enri', in televisione ti ho visto fare cose ben peggiori di questa, ma stasera sei stato bravo perché sei riuscito a starmi antipatico quasi quanto lui. Ho apprezzato molto perché sembravi lui e quindi c'era una specie di repulsione che veniva automatica.

Non si è fatta attendere la risposta dell’autore di “Andiamo a comandare” che sui social network ha replicato al giudice nello stesso tono: “Claudio Amendola fino a ieri pensavo fossi una fermata della metro”.

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