Donatella Raffai che fine ha fatto? Vive in Francia e si è data al volontariato
Nessuno forse sa che la conduttrice Donatella Raffai ha mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo facendo l'attrice. I dolci inganni di Alberto Lattuada è stato il suo film d'esordio ad appena 16 anni, al quale ha fatto seguito il cameo ne La guerra degli Antò di Riccardo Milani (del 1999), nel quale ha interpretato ironicamente se stessa. L'inizio della sua carriera in Rai risale alla fine degli anni '80 e fu scandito da alcune trasmissioni radiofoniche, tra le quali Voi ed io, Radio anch'io, Chiamate Roma 3131. A queste si aggiunsero trasmissioni di approfondimento giornalistico e di cronaca come Telefono giallo, Filò, Posto pubblico nel verde e Camice bianco.
Il vero successo arrivò però nel 1989 con il programma Chi l'ha visto?, condotto inizialmente con Paolo Guzzanti e poi con Luigi Di Majo nelle successive edizioni del 1989-1990 e 1990-1991. Nel 1990 la Raffai vinse addirittura sia il Telegatto che l'Oscar Tv come personaggio televisivo femminile dell'anno, grazie alla popolarità acquisita con il contenitore di cronaca di Rai3. Un boom di ascolti continuo, che decretò uno dei migliori risultati Auditel della terza rete RAI. Nel 1991, Donatella Raffai volle rilanciarsi come conduttrice e decise di abbandonare lo storico programma dedicato ai casi irrisolti per dedicarsi al programma Parte civile, nel quale si dava sfogo alle ingiustizie subite dai cittadini. Durò una sola stagione e non venne riproposto nei successivi palinsesti.
I flop in tv e la scomparsa dal piccolo schermo
Nel 1992 le venne affidato, sempre su Rai 3, il preserale con 8262, una sorta di rubrica quotidiana destinata a fare da traino al TG3 delle 19:00, che però venne cancellata dopo pochissime settimane, non avendo riscosso i risultati sperati. Dal gennaio del 1993 decise allora di ritornare alla conduzione di Chi l'ha visto?, rimanendo al timone da sola per tutta la stagione 1992-1993 e solo in parte di quella 1993-1994, poiché dall'aprile 1994 venne sostituita da Giovanna Milella. Nell'autunno del 1994 scalò di una rete e passò a Rai 2 per condurre il programma quotidiano d'approfondimento Filo da torcere, basato sulle interrogazioni parlamentari, che però dopo continui slittamenti venne sospeso definitivamente, ancor prima di andare in onda.
Al biennio 1995 – 1996 appartiene la parentesi di Lasciate un messaggio dopo il bip, trasmesso in tarda notte su Rai 1, mentre a quello 1997/1998 l'esperienza come inviata per alcune puntate di Domenica in, al tempo diretta da Michele Guardì e condotta da Fabrizio Frizzi. La sua ultima apparizione televisiva, infine, risale al 1999: Giallo 4, remake del noto Telefono Giallo di Rai3, è la sua ultima occasione su rete4 e ricalcava essenzialmente il modello di Chi l'ha visto?, occupandosi di casi di cronaca rimasti irrisolti. Purtroppo anche questa trasmissione ebbe vita breve e non venne confermata a causa degli ascolti poco soddisfacenti. Da allora in Italia si sono perse le sue tracce, tant'è che si era anche diffusa la voce, rivelatasi una clamorosa bufala, che fosse deceduta a seguito di un tumore (in realtà benigno), che in quel periodo l'aveva davvero colpita.
Donatella Raffai e lo sfogo prima di trasferirsi in Francia
Donatella Raffai, stando a quanto riportato da molti quotidiani e dal giornale Altro Quotidiano (pagina 11), pare si sia semplicemente ritirata dalle scene italiane per trasferirsi in Francia, nella città di Rennes, dove ha lavorato spesso per la televisione pubblica d'oltralpe e svolto varie attività di volontariato. Il suo ultimo sfogo, legato all'assenteismo forzato dalla tv, risale al 1996, quando rilasciò un'intervista sofferta al settimanale Gente:
La Rai mi paga con i soldi dei cittadini e non mi fa lavorare. Mi sembra grave che questo accada in un ente pubblico […] Sono stata relegata in panchina, non riesco a spiegarmelo. In Rai ho sempre lavorato con il massimo impegno ottenendo ottimi risultati, la mia estromissione dal video e' una vera a propria ingiustizia […] Forse la mia colpa potrebbe essere quella di non avere mai nascosto le mie simpatie politiche verso la sinistra. Credo di essere stata vittima, con altri seri professionisti, d' un progetto di "epurazione" del consiglio d' amministrazione" […] "Lasciate un messaggio dopo il bip" è stato realizzato con scarse risorse economiche, senza contare che dovevo invitare personaggi imposti dalla Rai, non pertinenti con lo stile del programma […] Con tutto il rispetto che ho per la signora Letizia Moratti sono convinta che in questa vicenda abbia sbagliato. Potrei ricorrere alle vie legali per tutelare i miei diritti, ma non lo faccio perche' sono stanca e scoraggiata.