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Don Nello Giraudo, il prete smascherato da Le Iene e coperto dalla Chiesa

L’agghiacciante storia di Don Nello Giraudo, prete che per oltre vent’anni ha abusato dei suoi ragazzini ma che la Chiesa non ha mai fermato. La “iena” Pablo Trincia ricostruisce tutto attraverso i ricordi e le testimonianze di chi, oggi adulto, ha subito violenze dal prete coperto dalla Chiesa.
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Le Iene affrontano la delicata questione dello scandalo dei preti pedofili italiani, coperti dalla Curia. E' un momento delicato, un periodo tra i più bui per la Chiesa Italiana, con le dimissioni di Benedetto XVI ed un Conclave ormai alle porte. Il giornalista Pablo Trincia racconta la storia di Don Nello Giraudo che, dal 1980 al 2010, avrebbe abusato indisturbato di molti bambini della Liguria, tutti sotto la sua gestione tra attività di oratorio e catechesi. Tramite le testimonianze di molte persone che hanno subito le sue violenze, oggi adulte, viene fuori un profilo di Don Nello agghiacciante. Nonostante tutto, la Curia si limitò a spostarlo di parrocchia in parrocchia, anzi tutt'altro: Don Nello ebbe in gestione addirittura una comunità per minori disagiati e la direzione di un boy scout. Morale della favola: la Chiesa, sapendo tutto sul conto del suo prete, non ha mai fatto nulla per fermarlo. Monsignor Calcagno (uno di quelli che parteciperà al prossimo Conclave), Monsignor Sanguinetti e Monsignor Lanfranconi, quest'ultimo prescritto dopo le indagini della Procura di Savona, proprio per aver fatto scendere il silenzio sul caso, sono tra i responsabili di questa decisione.

Le testimonianze. Il giornalista Trincia ha intervistato alcune delle vittime, oggi adulte come Francesco che nel 1981 aveva soltanto 11 anni. Oggi ne ha 42 e vive a Savona, ma ha passato metà della sua vita a raccogliere prove che confermassero le violenze che aveva subito da piccolo.

Ci portava in campeggio o a casa di sua madre. Lì restava da solo con i ragazzi ed abusava di loro. Una volta andammo in un casolare, lui aveva trent'anni, mi attirò con una scusa nella sua camera e mi masturbò. Ci diceva che voleva vedere le differenze tra il suo piccolo pene ed i nostri, poi ci toccava e ci masturbava: a volte si trattava di rapporti completi. Era come posseduto da un istinto irrefrenabile, provavo a respingerlo, ma poi ti puniva a livello psicologico, isolandoti.

La Chiesa copre Don Nello. Nonostante i vescovi sapevano degli "istinti irrefrenabili" del prete, viene spostato continuamente, gli abusi continuavano. Nel 1992 a Feglino aprì una comunità per i ragazzi disagiati e, due anni più tardi, Mirko fu uno dei ragazzi violentati con lo stesso sistema: la scusa del confronto dei peni, poi la masturbazione e il rapporto completo. Una lettera su Don Nello arriva anche a Joseph Ratzinger, ai tempi Prefetto della congregazione della dottrina delle Fede, ma non se ne fece nulla. Don Nello continuò ad essere spostato. Trincia cerca di intervistare i monsignori che hanno permesso a Don Nello di abusare dei bambini per oltre vent'anni. Ma sia Calcagno, sia Sanguinetti, sia Lanfranconi, fanno scena muta, cacciando via l'intervistatore.

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