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Domenico Iannacone torna con l’Italia prima del virus: “Uno specchio impietoso per guardarci dentro”

Torna su Rai3 il programma “Che ci faccio di qui” ideato e diretto dal giornalista Domenico Iannacone. Da domenica 10 maggio alle ore 20.30 saranno trasmesse le nuove puntate che affronteranno un viaggio nell’Italia prima dell’arrivo del coronavirus, un Paese sofferente soprattutto in determinate zone in cui esistono delle realtà incredibili, come raccontano le inchieste intrise di umanità del noto volto Rai.
A cura di Ilaria Costabile
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La televisione italiana riprende man mano la sua routine e ricompaiono sul piccolo schermo anche programmi che il pubblico è stato abituato a vedere prima che arrivasse la pandemia di coronavirus. Tra i ritorni c'è anche quello di Domenico Iannacone, il giornalista di Rai3 che dal 10 maggio arriva sul piccolo schermo con le nuove puntata del suo programma di inchiesta "Che ci faccio qui".

Il ritorno di Iannacone in tv

Domenico Iannacone racconta le storie dell'Italia prima della pandemia, ma anche nel mentre questo grande pericolo si stava abbattendo sul nostro Paese. A partire da domenica 10 maggio alle ore 20.30 su Rai3 sarà possibile vedere le nuove puntate di "Che ci faccio qui" di cui il giornalista coordina anche la regia ed è, neanche a dirlo, il volto principale. I racconti degli italiani prendono forma sul piccolo schermo, dando voce a quell'umanità che in questi mesi sembra essere scomparsa, come dichiara il giornalista in un'intervista all'ANSA:

Avevamo terminato le riprese a pochi giorni dalla chiusura delle prime zone rosse cui sono seguiti gli altri decreti di lockdown per tutto il paese. Se vogliamo sono collegate, ricostruiscono gli ultimi tratti di un'umanità che subito dopo non sarebbe più stata la stessa. Uno specchio impietoso per guardare dentro di noi, comprendere tutte le nostre omissioni e capire quello che non abbiamo fatto per noi stessi e per gli altri. Storie di dolore, emarginazione ma anche riscatto per scrivere le regole di una nuova Costituzione di tutti gli esseri viventi.

Il viaggio di "Che ci faccio qui"

Un viaggio attraverso l'Italia, un'Italia bisognosa e lo è diventata ancora di più con l'arrivo del Covid-19. Ogni puntata racconterà della storie diverse, ognuna delle quali come nell'edizione precedente avrà un titolo che rappresenta una distinzione in capitoli del programma, andando avanti di domenica in domenica. Il viaggio inizia nella piana di Rosarno, una parte del Paese che è piena di braccianti abbandonati a loro stessi, come racconta proprio Iannacone: "Quel pezzo di Italia è diventato l'epicentro dello sfruttamento di esseri umani costretti a lavorare senza diritti e senza tutele". Il disagio economico e sociale è uno dei temi affrontati in questa nuova stagione del programma e infatti: "Siamo andati a Corviale, quartiere noto per la presenza del grande complesso popolare. Ma oltre al noto agglomerato di cemento, dove vivono centinaia di famiglie, di fronte abbiamo trovato una realtà incredibile." Anche con queste nuove puntate, quindi, "Che ci faccio qui" si propone come programma di inchiesta giornalistica votato, però, all'intensità e all'umanità di ogni racconto.

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