Domenica In di Mara Venier è il programma che unisce me, mia madre e mia cugina di 15 anni
Sembra strano dirlo, ma il programma Rai più innovativo attualmente in onda sulle reti Rai va in onda da 44 anni. Si chiama Domenica In, lo presenta Mara Venier e, da due stagioni a questa parte, vive una fase di ritrovato splendore, impensabile per un contenitore di questo genere così legato ai tempi della televisione tradizionale, che pareva destinato ad essere superato.
Cosa può esserci di così innovativo in questa Domenica In? Il programma Tv della domenica di Rai1 risponde a una precisa necessità del servizio pubblico: unire le generazioni. Sarà la forza di Mara Venier, da un anno e mezzo ritrovata risorsa per la Rai che le aveva dato il benservito anni fa, prima che qualcuno si chiedesse da dove fosse originata quella follia. Sarà la credibilità del suo profilo da zia d'Italia, il suo potere ‘pontificatorio', ma una cosa è certa: in pochi luoghi televisivi i linguaggi di diverse generazioni si fondono con la stessa fluidità con cui questo avviene a Domenica In.
Un buon test per provare questo teorema è la puntata del 16 febbraio 2020, quella in cui dopo un'ora e più di un infelice processo a Morgan, con Bugo ospite in studio e descritto come il vincitore morale del Festival di Sanremo, sono arrivate in sequenza Elettra Lamborghini, Elodie, Levante e via discorrendo. È nelle interviste che la conduttrice riesce a dare il meglio di sé, forte del contesto leggero e disimpegnato che la squadra di autori è riuscita a crearle attorno.
È in questo ambito che Elettra Lamborghini cita Luca Giurato e uno dei meme più noti del web senza essere capita da Mara Venier, riproducendo la stessa scena che si verifica in una casa qualunque, a tavola ancora imbandita, col più giovane che ride e il meno giovane che non afferra. È qui che Elodie e Marracash, ben noti a chi frequenta Instagram con una certa assiduità, diventano protagonisti di un improbabile ma efficace filmino divulgativo della loro storia d'amore in cui le foto delle vacanze vengono accompagnate da "Almeno tu nell'universo" di Mia Martini in sottofondo musicale, portando qualcuno a chiedersi se questa roba stia realmente avvenendo e altri, i meno giovani, a dire "spostati, fammi vedere lui com'è che non l'ho mai visto".
Come per ogni programma televisivo distintivo c'è una strana ricetta segreta, per certi versi insondabile, alla base del successo di questa Domenica In. Per sintetizzarla, è il solo show attualmente in grado di conciliare le esigenze del pubblico, quelle di mia madre, di mia nonna e di mia cugina 15enne, incanalandole in un unico flusso indistinto, per quanto talvolta non sia proprio limpido. Non è detto che piaccia a tutte tre, ma è certamente capace di attrarre la loro attenzione. Se non è questa la televisione generalista…
