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Dieci minuti di silenzio a C’è Posta per Te, l’ennesimo capolavoro della De Filippi

Esempio magistrale di metatelevisione del programma di Canale 5, che pur di non lasciare minuti di libertà a Ballando con le Stelle, mette in piedi un teatrino surreale in cui il pubblico attende in religioso silenzio la conduttrice mentre tenta di convincere un ospite della trasmissione, rifugiatosi dietro le quinte, a tornare in studio.
A cura di Andrea Parrella
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Non è una novità che Maria De Filippi sia la più grande stratega del panorama televisivo italiano, grazie a quella capacità di costruire i suoi programmi come macchine perfette, soprattutto in termini di ascolti. Lo dicono i numeri costanti di questi ultimi anni e potrebbero confermarlo tutti quelli che hanno tentato di affrontare i suoi show, finendo il più delle volte sconfitti.

Ad esempio Milly Carlucci e Ballando con le stelle, trasmissione che da anni si trova a dover fare i conti con un sostanziale monopolio dei programmi defilippiani sul sabato sera televisivo. E siccome una delle caratteristiche degli show della conduttrice di Canale 5 è quel cannibalismo di fondo che non contempla momenti di distrazione e cedimenti, sabato 17 marzo il programma della "regina", ha dato dimostrazione, per l'ennesima volta, che la grammatica televisiva è un concetto sostanzialmente aleatorio quando la forza dei protagonisti che la animano è così dirompente da forzare, fino a rompere, ogni tipo di regola.

L'artificio di ultima generazione ideato dal programma di Canale 5 è arrivato sul finale della nona puntata della trasmissione, con un immenso, assurdo e surreale silenzio di circa 10 minuti, nato quando la conduttrice, davanti al rifiuto totale di un uomo a far parlare la madre dall'altra parte della busta e al successivo abbandono dello studio, l'ha raggiunto dietro le quinte, nell'anticamera dove gli ospiti attendono prima di entrare in studio. Uno stanzino con una porta nera, chiusa, sulla quale campeggia la scritta "C'è Posta Per Te" e su cui la telecamera indugia, alternando l'inquadratura con il volto della donna in lacrime, che spera in una miracolosa opera di convincimento da parte del demiurgo, il regolatore di questo micromondo televisivo, Maria De Filippi.

Il risultato è un saggio di metatelevisione, ovvero di televisione che descrive, attraverso le immagini mute, l'attesa della stessa televisione. Il tutto con risultati di ascolti che con buona probabilità continueranno a premiare Canale 5, visto che una scelta di questo tipo non può certo essere dipesa da un volo pindarico o dall'ispirazione della regia di creare un nonsense dalle sfumature artistiche alle 00.30 di notte. L'intento era invece quello di diluire C'è Posta Per Te, allungandolo di alcuni minuti affinché potesse finire insieme al diretto concorrente, Ballando con le stelle, così da impedirgli di accrescere la media di share. A occhio e croce, l'impresa dovrebbe essere riuscita.

I meme successivi alla puntata
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