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Diaco ricorda Frizzi, Sabani, Tortora, Rispoli e Damato e si commuove: “Sono piccolo davanti a loro”

Nella puntata di Io e te trasmessa il 10 giugno, Pierluigi Diaco ha ricordato Enzo Tortora, Luciano Rispoli, Mino Damato, Gigi Sabani e Fabrizio Frizzi. Il conduttore, commosso, ha spiegato di apprezzare la loro umiltà, il loro garbo, la loro passione e generosità. Ha ammesso di sentirsi “piccolo, piccolo, piccolo” davanti a loro.
A cura di Daniela Seclì
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Nella puntata di Io e te, trasmessa mercoledì 10 giugno, Pierluigi Diaco ha voluto ricordare cinque personaggi che hanno reso grande la televisione italiana. Il conduttore ha spiegato: "Oggi la trasmissione è dedicata alla memoria di Enzo Tortora, Luciano Rispoli, Mino Damato, Gigi Sabani e Fabrizio Frizzi".

Anime salve che hanno caratterizzato la tv con il loro garbo

Pierluigi Diaco ha rimarcato le caratteristiche che ha sempre apprezzato di questi volti tanto amati dagli spettatori. Ne ha ricordato il garbo, la capacità di coniugare gentilezza e leggerezza. Un modo di rapportarsi al pubblico che ritiene difficile da trovare oggi sia nella televisione pubblica che in quella privata:

"La televisione ha avuto tra i suoi protagonisti persone come quelle che vi ho citato che hanno saputo intrattenere il pubblico con particolare garbo e leggerezza. La loro scomparsa ci ha privato di tutto questo ma non certo del loro ricordo. Oggi abbiamo deciso di rendere omaggio ad alcune anime salve della nostra televisione. Li ho messi insieme perché credo che mai come in questo momento, la televisione pubblica, privata, senta l'assenza della loro gentilezza".

La commozione di Pierluigi Diaco

Così, sulle note di Anime Salve di Fabrizio De André e Ivano Fossati sono passate sullo schermo le immagini di Enzo Tortora, Luciano Rispoli, Mino Damato, Gigi Sabani e Fabrizio Frizzi. Quando la musica è finita, Pierluigi Diaco ha aspettato un po' prima di voltarsi a guardare il pubblico. Si è preso il tempo di ricomporsi, poi commosso ha concluso:

"Che bello aver potuto omaggiarli in questa maniera. Io sono piccolo, piccolo, piccolo davanti a questi grandi cinque uomini della televisione italiana, però quando ho pensato a questo programma ho pensato a loro. Ho pensato al loro stile, alla loro passione, alla loro umiltà, alla loro generosità, al loro garbo, al modo straordinario con cui riuscivano a collaborare con chi lavora dietro le quinte. Dobbiamo tutti noi a questi cinque signori, un pezzo di televisione che non c'è più".

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