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Decaro e la separazione da Troisi e Arena: “La forza del danaro può essere disastrosa”

L’attore racconta a Radio 24 gli anni de La Smorfia, il collettivo comico ricordato per memorabili sketch che lanciò lo stesso Decaro, Troisi e Lello Arena. Si sciolsero per immaturità e voglia di fare altro, ma non nasconde che fu determinante il condizionamento economico.
A cura di Andrea Parrella
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Enzo Decaro è un attore affermato e, specialmente con alcuni ruoli, è riuscito a trovare una sua dimensione nel panorama televisivo italiano. Tuttavia è inevitabile che la sua esperienza artistica con La Smorfia, al fianco di Massimo Troisi e Lello Arena, sia la ragione principale per cui tutti lo ricordano. L'attore faceva parte del trio che negli anni Ottanta riuscì ad imporsi a livello locale per poi raggiungere una dimensione nazionale e fare da apripista al successo come attore e regista di Massimo Troisi, scomparso prematuramente nel 1994. Il trio diede vita a sketch memorabili che non c'è bisogno di ricordare, essendo stati capaci di imporsi anche oltre i confini campani, a dispetto delle barriere dialettali.

Lo scioglimento de La Smorfia

Un trio che si sciolse forse prematuramente e del cui scioglimento ha parlato proprio Decaro in un'intervista rilasciata a Enrico Ruggeri a Radio 24, per la trasmissione Il Falco e Il Gabbiano. Dopo il racconto dei primi passi del collettivo, Ruggeri ha chiesto i motivi che fecero prendere ai tre strade diverse: “Non c’è mai un sol motivo. La risposta di oggi è quella che metterei in ordine, in classifica, intanto l’età complessiva dei tre, che superava di poco i 60 anni, quindi ci metterei una grande dose di immaturità e di voglia comunque di bruciare, di andare avanti, di cercare altro”. Certamente non si può sottovalutare anche l'incombere della questione economica, elemento capace di alterare molti equilibri e Decaro non nega come, nella gestione di questo fattore sensibile, ci sia stata immaturità:

Improvvisamente incominci a vedere che da delle persone si possono anche fare dei soldi, magari anche molti, e quando entra questo sistema, questo grande potere, la forza del danaro che è una cosa fondamentale, è un’energia molto importante, però quando viene mal indirizzata è un grande disastro. E poi, ecco, forse il non aver avuto la coscienza, ecco, un po’ di saggezza.

Ciò non toglie che quello compiuto dai tre fu un piccolo miracolo. "Volevamo comunicare qualcosa", afferma Decaro, offrendo un piccolo spaccato del tempo e del contesto in cui La Smorfia riuscì ad emergere: “Quello che ricordo  è che erano anni bui, non solo di piombo. Diciamo in questo angolo di periferia di Napoli, quello diventò un po’ il centro di Napoli a un certo punto, perché un gruppo di ragazzi decisero di fare la loro ‘piccola rivoluzione’, ma in teatro. Anzi, in una specie di garage riadattato a teatro”.

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