De Filippi e D’Urso, i dibattiti elettorali ormai li conducono loro
Tra sabato e domenica i segretari di due dei primi partiti politici d'Italia hanno scelto la tv per parlare agli italiani. Si tratta di quella tv universalmente ritenuta più frivola, se non becera, la televisione emotainment della De Filippi, con Salvini ospite a C'è posta per te, e l'altra del fritto misto cronaca-gossip di Barbara D'Urso, con Renzi seduto sul divanetto di Domenica Live. La scelta è ben precisa, perché il primo si gioca un siparietto con Greggio e Iacchetti per somministrare surrettiziamente i suoi capisaldi elettorali a 5 milioni di telespettatori (dalla Fornero agli immigrati); l'altro invece sceglie il faccia a faccia amichevole, sulla base di un tu confidenziale, per parlare della sua politica da premier. L'impressione, prevedibile naturalmente, è che nessuna delle due conduttrici abbia avuto la premura di regolare questa presenza politica con dei paletti che limitassero l'effetto propaganda, nonostante potessero permetterselo.
I due politici non sono criticabili, presentandosi dalla De Filippi e dalla D'Urso possono avere accesso incontrollato a sacche di elettorato enormi, poco fiscali e non esattamente interessate alla politica: per due cresciuti a pane e tv come Salvini e Renzi, C'è posta per te e Domenica Live sono due pantagruelici banchetti elettorali, dove c'è da arraffare quanti più voti possibili.
Ma lo scambio non è mutuale e proporzionato: alla politica interessa il pubblico della De Filippi e della D'Urso, conduttrici di programmi che puntano alla pancia della gente, tra i pochi in grado di spostare davvero voti. Allo stesso tempo, a D'Urso e De Filippi non interessa necessariamente il pubblico della politica. E' un dato abbastanza scontato, visto che le due conduttrici sono in televisione quasi tutti i giorni della settimana ed hanno una base di seguaci fedelissima e integralista, molto più solida e trasversale di quella ondivaga che segue un determinato partito politico. Da questa considerazione Maria De Filippi e Barbara D'Urso ne escono come due tra i soggetti politicamente più indipendenti della tv italiana. Indipendenti non vuol dire preparate, le domande delle D'Urso-interviste coi personaggi politici lasciano sempre a desiderare, ma è un aspetto sul quale si potrebbe lavorare, anche se il presidente dell'Ordine dei Giornalisti Enzo Iacopino non è della stessa opinione. E allora, visto che siamo alla vigilia di elezioni, una tornata nella quale si eleggono i sindaci delle tre principali città italiane, perché non far condurre a Maria De Filippi e Barbara D'Urso i dibattiti pre elettorali? Rischia di essere la sola modalità possibile per riavvicinare gli elettori alla politica. Anzi, avvicinare: quando mai sono stati vicini?