Davide Silvestri da star delle soap alla vita da operaio: “Lavorare non è una vergogna”
Davide Silvestri è una figura atipica in questo Grande Fratello Vip. Dopo il successo in adolescenza, la sua carriera da attore è passata dai fasti di Vivere a quella che è stata una progressiva sparizione dal mondo dello spettacolo, che pare simbolica nel riguardare molte storie del mondo dello spettacolo.
Star della soap italiana "Vivere" a soli 16 anni, Silvestri ha vissuto anni di celebrità senza preventivarlo: "Sono capitato sul set per caso – ha raccontato nella puntata del 25 ottobre del GF Vip – scoperto da una fotografa che mi ha tolto gli orecchini e mi ha fatto fare il primo provino. Alla fine la casting mi chiese se avessi un problema del genere in famiglia, perché probabilmente mi era venuto particolarmente bene".
Dopo il successo, di Davide si perdono le tracce
Da quel momento in poi è rimasto sul piccolo schermo con diversi ruoli: da Capri a I fratelli Benvenuti, passando per Don Matteo e Squadra Mobile. Silvestri è approdato anche al cinema con La Fidanzata di Papà e A Natale mi sposo. Nel 2003 è "naufragato" alla prima storica edizione dell'Isola dei famosi prodotta da Rai2 e condotta da Simona Ventura. Da allora, a parte piccoli e occasionali ruoli, di lui si erano perse un pò le tracce. Tra le cose fatte dopo, oltre alla birra creata con il cugino Kekko Silvestre (dei Modà), Davide Silvestri ha fatto diversi lavori, tra cui l'operaio:
È stato il mio periodo di transizione, il momento in cui ho capito come dovevo cambiare la mia vita con una semplice frase di mio padre che mi disse che mi sarei dovuto vergognare quando sarei andato a rubare, non a lavorare.
Il videomessaggio del padre
In diretta arriva anche il saluto del padre: "Ciao Davide, ci stiamo divertendo a guardarti in televisione. Sono contento dell'uomo che sei diventato, metti in atto i valori che ti ho insegnato: umiltà, lealtà e sincerità. Sono i valori con cui abbiamo superato tante difficoltà. Dopo il successo che hai avuto all'inizio della tua carriera non ti sei spaventato. Non ti sei vergognato a venire a lavorare con me, a sporcarti le mani. Sono orgoglioso di te. Ti voglio bene, anche se non te lo dico, e so che me ne vuoi, anche se non me lo dici. Ma i fatti parlano chiaro".
Al ritorno in studio Silvestri è in lacrime: "Mio padre è stato fondamentale, non mi è mai piaciuto il successo, ma con quella frase ho capito il valore del lavoro. Non sono mai stato depresso, però il suo appoggio è stato fondamentale per non abbattermi".