77 CONDIVISIONI

Daria Bignardi da il buon esempio, il nuovo look sobrio della direttrice di Rai 3

La neo direttrice di Rai 3 esegue alla lettera i consigli estetici votati alla sobrietà, suggeriti a conduttrici e conduttori della rete a partire dalla prossima stagione. In occasione di un incontro con Laura Boldrini ha sfoggiato capelli corti e una mise “contenuta e di buon gusto”, proprio come le vorrebbe lei.
A cura di Andrea Parrella
77 CONDIVISIONI
Immagine

Il diktat sul look di Daria Bignardi non è passato inosservato, divenendo una delle notizie più curiose degli ultimi tempi. La neo direttrice di Rai 3 avrebbe infatti richiesto alle conduttrici e ai conduttori di rete, per la prossima stagione, un look misurato e decisamente votato alla sobrietà: "Niente più abiti fascianti, niente tubini, rigorosamente banditi quelli di colore nero". E lei, da buona capo-squadra, esegue alla lettera i suoi stessi dettami, con un cambio di look che risulta effettivamente lampante ed evidente: un taglio di capelli corto, che seppur di classe nell'immaginario collettivo non è un diretto richiamo alla femminilità, trucco pressoché assente e tacco contenuto. Tutto molto diverso da tempi in cui abbiamo visto Daria Bignardi con mise ben più succinte.

La Bignardi, neo direttrice di rete da pochi mesi, dopo l'investitura di Campo Dell'Orto come direttore generale e poi amministratore delegato dell'azienda, si è fatta notare con questa mise in occasione di un incontro con la presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, che l'ha ricevuta insieme alle protagoniste e agli autori de Le Ragazze del ’46. Naturale associare questa scelta estetica alle parole di qualche giorno fa che avevano fatto discutere in molti, proprio per l'opportunità di consigliare un look meno spregiudicato ai voli di Rai 3.

"Banditi orecchini vistosi e scollature"

Il codice estetico del neodirettore Daria Bignardi riguarderebbero anche il make up ("Trucco leggero") e non si sono in effetti limitate a condizionare le scelte estetiche femminili, visto che nel prontuario rientrerebbero indicazioni anche per gli uomini: "Completo classico (gessato e non) con camicia e cravatta di buon gusto". La vera rivoluzione, che qualcuno potrebbe anche definire una restaurazione, riguarda comunque l'abbigliamento femminile, che bandirebbe del tutto l'uso del tacco 12, dei décolleté troppo in vista e degli orecchini "vistosi", proponendo un codice decisamente formale: "Camicetta sobria (consigliati i «colori tenui»), scollature minime (al massimo si può far prendere aria al collo), gonna o pantalone e tacco rigorosamente basso".

77 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views