Dallas, storia di un cult a 35 anni dal caso mediatico “Chi ha sparato a J.R.?” (FOTO)
Era il 4 febbraio 1981, quando "Dallas" venne trasmessa per la prima volta in Italia, su Raiuno. Se ne accorsero in pochi, perché la Rai ebbe la pessima idea di mandare in onda gli episodi in ordine errato. Quando, pochi mesi dopo, la programmazione proseguì su Canale 5, nella neonata Fininvest avidamente alla ricerca di prodotti americani da importare, il fenomeno esplose.
Nella lunga storia delle soap opera americane è difficile trovare un prodotto all'altezza di "Dallas", forse perché – guardando alla qualità narrativa, ai dialoghi, alla preponderanza delle scene in esterni – "Dallas" non è mai stata una soap opera. È stata anzi la decana dei serial, un cult capace di fondere il feuilletton ricco di intrighi, amori e dinamiche familiari (e tanto sesso, tantissimo per l'epoca) con un ritratto corrosivo del capitalismo americano, certamente reaganiano e dorato ma non per questo meno spietato e lucido.
La trama
In un connubio tra "Il gigante" e "Peyton Place", la serie raccontava le peripezie degli Ewing, ricchissima famiglia texana proprietaria di un colosso del petrolio. In un west contemporaneo dove gli orizzonti della prateria si fondono con i grattacieli e i giganteschi pozzi di oro nero, si combattono infinite guerre per denaro e potere. La stirpe Ewing, guidata dal patriarca Jock e dalla matrona Ellie, assiste all'affermazione dell'ambizioso figlio maggiore J.R., uno dei cattivi più amati e indimenticabili della storia televisiva. Scaltro, manipolatore, seduttore impenitente, spietato con i suoi nemici ma anche con la moglie Sue Ellen, J.R. è l'incarnazione malvagia del Sogno Americano, un antieroe di straordinario fascino, irresistibile proprio per la sua simpatica cattiveria che cresce di puntata in puntata.
A fare da contraltare è il fratello minore Bobby, al centro di una romantica storia d'amore alla "Romeo e Giulietta" con la moglie Pamela Barnes, sorella di Cliff, avvocato rampante acerrimo nemico degli Ewing. Relazioni sentimentali e tradimenti si susseguono a ritmo indiavolato nelle 14 stagioni (prodotte dal 1978 al 1991), con qualche dipartita tragica e continui colpi di scena. Tra questi, il più celebre resta il caso "Chi ha sparato a J.R.?", che nel 1980 divenne un tormentone mediatico senza precedenti. In tutto il mondo, "Dallas" veniva seguita da ben 350 milioni di spettatori.
Il cast
Indimenticabile il cast, con Larry Hagman (J.R. Ewing), Patrick Duffy (Bobby Ewing), Victoria Principal (Pamela Barnes Ewing), Linda Gray (Sue Ellen Shepard Ewing), Jim Davis (Jock Ewing), Barbara Bel Geddes ("Miss Ellie" Southworth Ewing), Steve Kanaly (Ray Krebbs Ewing), Charlene Tilton (Lucy Ewing Cooper), Ken Kercheval (Cliff Barnes), Susan Howard (Donna Culver Krebbs), Omri Katz (John Ross Ewing), Priscilla Presley (Jenna Wade), Joshua Harris (Christopher Ewing), Audrey Landers (Afton Cooper), Howard Keel (Clayton Farlow), George Kennedy (Carter McKay).
Molti di loro sono morti (Hagman, Bel Geddes, Davis), altri hanno proseguito con carriere più o meno floride, ma senza mai staccarsi veramente dai loro personaggi.
Il seguito del 2012
Nonostante l'ultima leggendaria puntata trasmessa nel 1991 lasciasse presagire un finale tragico per J.R., l'epopea della famiglia Ewing non era destinata a finire nel dimenticatoio. La storia è stata più volte resuscitata (e così il suo machiavellico protagonista), con i Tv movie "Dallas – Il ritorno di J.R." (1996) e "Dallas – La guerra degli Ewing" (1998). Poi, in anni più recenti, il colpo di scena: nel 2012 arriva una nuova serie, che segna il ritorno sul piccolo schermo dei vecchi eroi, affiancati da protagonisti più giovani. Le nuove leve John Ross e Christopher (figli di J.R. e Bobby) raccolgono l'eredità e recitano accanto ai veterani Larry Hagman, Patrick Duffy e Linda Gray.
La produzione è però funestata da una tragedia: il grande Hagman muore lo stesso anno a causa di un tumore, a 81 anni. Il nuovo "Dallas" viene cancellato dopo tre stagioni per ascolti insoddisfacenti: non convince il cast giovane, che non ha un briciolo del carisma dei divi del passato. Impossibile ripetere la grandiosità dell'originale.