Dalla cipolla di Pedro a “Stasera tutto è possibile”, storia della rivincita di Amadeus
Nel 2006 Aldo Grasso commentava nella sua rubrica sul Corriere del dissidio tra la Rai e Amadeus rispetto alle richieste che quest'ultimo rivolgeva alla Rai: "Amadeus in prima serata! Amadeus a Sanremo!". Il tono non era proprio di quelli concilianti, anzi Grasso era palesemente critico, ma al tempo va detto come il conduttore venisse da anni in cui il suo preserale "L'Eredità", scritto con Stefano Santucci, dominava quella fascia oraria e si apprestava a diventare quel quiz game che ancora oggi prosegue, senza sosta: punte di 8 milioni di telespettatori e un successo tale da far credere che uno dei tanti figli artistici di Cecchetto fosse pronto al grande passo, quello di diventare il conduttore istituzionale per eccellenza. Insomma, le sue richieste non erano poi così pretestuose.
In realtà pochi mesi prima, proprio durante L'Eredità, qualcosa era accaduto e, se si guarda ironicamente a come siano andate le cose negli anni successivi, non si può credere che l'evento non abbia pesato sulle sorti di Amadeus. Si tratta del memorabile incontro con Pedro, il concorrente del quiz game che ha reso "la cipolla" una risposta fuori contesto, più che un ingrediente, e che ha osato pronunciare la parola d'ordine del programma concorrente per far capire non sapesse rispondere a una domanda. Accadeva nel 2005 e da quell'anno la carriera di Amadeus, seppur in modo altalenante segue una curva calante. Non che non lavori più, ma sicuramente si percepisce la sensazione che abbia perso l'occasione, la vera occasione. La spaccatura con la Rai è definitiva e lui passa a Mediaset dopo il 2006.
A Mediaset ci sono grandi progetti per lui nel preserale, ma diversi dispiaceri per quel che riguarda gli ascolti. Fatto sta che dopo un paio di stagioni abbandona il Biscione e quando tornerà in Rai affermerà che i suoi rapporti con Mediaset sono finiti per sempre. Dopo un anno di pausa nel 2009, in cui si dedica a Rtl 102.5, Amadeus comincia a risalire la china e riparte da "Mezzogiorno in Famiglia" con Guardì, dove dimostra che, pur non essendo il nuovo Corrado, è un conduttore decisamente al di sopra della media. Sono anni in cui il Nostro cerca la definitiva riabilitazione e grazie alla partecipazione a "Tale e Quale Show" riesce a trovare quella spinta per il salto definitivo. Il ruolo di concorrente nel programma di Conti, oltre all'appoggio dell'amico Fiorello che chiede al pubblico, durante la sua Edicola, di sostenerlo al televoto, gli dà grande visibilità e nel giro di pochi mesi si ritrova a sfilare il posto a Pino Insegno a "Reazione a Catena" (e Insegno non la prende bene). Torna alla sua fascia, il preserale. In un'intervista di qualche tempo fa Amadeus commentava così la sua decisione di lasciare la Rai e la sua idea televisiva più riuscita:
Lasciare L'Eredità per tornare a Mediaset? No, non lo rifarei. Anzi, da quell'esperienza ho imparato che non lascerò mai più nulla, o mi cacciano o resto al mio posto. Ho maturato questa consapevolezza dopo quella scelta che col senno di poi si è rivelata sbagliata. Lasciai L'Eredità perché sono amante del cambiamento e perché non sono uno di quelli che si inchioda su una poltrona senza mettersi più in discussione. Penso non sia rispettoso nei confronti di se stessi e del pubblico. A volte questo spirito mi ha fatto andare incontro ad alcuni errori che ho pagato sulla mia pelle.
A settembre 2015 Amadeus, dopo aver sperimentato anche un interessante format estivo interattivo, dal titolo "Gli italiani hanno sempre ragione", ha dato il via su Rai Due ad un altro show di prima serata che è piaciuto particolarmente per alcune trovate, tra cui la stanza inclinata, nella quale i concorreti vip devono recitare delle scenette. Aria leggere, rilassata e il conduttore che sembra padrone dei suoi mezzi come non era mai sembrato e il pubblico che per ore ha parlato sui social network del nuovo programma di Rai Due. Che sia lo scalino ultimo e definitivo per la carriera di Amadeus non si sa ma, pur non essendoci alcuna attinenza tra le due cose, ecco come da una lite con un concorrente possano nascere dei fiori.