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Alessandro Cattelan presenta Da Grande: “La Rai non mi chiede ascolti, ma di portare un mondo”

Si è svolta a Milano la conferenza stampa di presentazione di Da Grande, il programma che segna l’approdo in Rai di Alessandro Cattelan. “È importante far entrare nelle case degli italiani volti che sappiano del mondo di oggi”, dice di lui il direttore di Rai1 Stefano Coletta, quasi certificando la sua conduzione del prossimo Eurovision. Il conduttore: “Queste due puntate sono una sorta di obiettivo raggiunto, spero sia una bella cosa”.
A cura di Andrea Parrella
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Con la conferenza stampa di presentazione di Da Grande, l'approdo in Rai di Alessandro Cattelan si concretizza dopo anni di ipotesi. Domenica 19 settembre debutta in prima serata su Rai1 l'ex conduttore Sky, con uno show di prima serata che consisterà in due serate evento. Grande l'attesa per quella che il direttore di Rai1, Stefano Coletta, definisce: "Il risultato di un lavoro progettuale serio e molto accurato […] La televisione deve essere sincronica col tempo in cui vive, deve essere espressione del mondo anche nel genere dell'intrattenimento. Alessandro incarna il talento complessivo non solo per una capacità di conduzione […] Rai deve sempre più dare espressione a talenti complessivi, siamo in un tempo in cui la settorialità, soprattutto in ambito artistico, deve portare personalità artistiche più complete possibile".

Coletta, che ha fortemente voluto l'approdo in Rai di Alessandro Cattelan, parla di "una tv generalista ha ancora grande possibilità di vita, ma se questo ammette un percorso di innovazione, percorsi coraggiosi, una risposta intelligente a quello che le persone credono". E in questo scenario diventa fondamentale il ruolo di Cattelan che "non è soltanto espressione di un linguaggio fighetto, è un professionista serio […] È importante far entrare nelle case degli italiani volti che sappiano del mondo di oggi. ". L'obiettivo, in termini di pubblico, è dichiarato:

Spero possa essere l'occasione per portare su Rai1 tante ragazze e ragazzi, che hanno anche il gusto per guardare X Factor e altre cose che ha fatto Alessandro. Che sia l'incipit di un percorso bello che auguro ad Alessandro e alla Rai nel genere dell'intrattenimento, dove trovare idee nuove è complicato, perché la Tv è soprattutto fruizione abitudinaria.

Cattelan all'Eurovision, parla Stefano Coletta

Inevitabile parlare di Eurovision, un evento che arriva in Rai dopo la vittoria dei Maneskin a Rotterdam e non è un caso che il varo del progetto Cattelan in Rai, da anni in cantiere, prenda forma proprio adesso, a pochi mesi dall'evento europeo che si cucirebbe benissimo addosso al conduttore. Coletta conferma l'ipotesi: "Sto parlando con Alessandro non solo di continuità con DaGrande, ma anche di eventi importanti per Rai […] Ad esempio Eurovision, su cui la Rai lavora a fondo. Perché si tratta anche di un evento che va oltre le generaliste". Dall'Eurovision a Sanremo è un attimo e anche qui Coletta non nega che con un talento come Cattelan "si parli di tutto", ma aggiunge di aver pensato molto più a Eurovision che al Festival.

Interviene quindi il capostruttura Claudio Fasulo, che in un momento di commozione parla così di Cattelan: "In alcune cose mi ricorda Fabrizio Frizzi […] Sarà una grande scoperta per chi non lo conoscesse, ma una bella conferma per chi lo conosce già". 

Le parole di Cattelan in conferenza stampa

Quindi arriva il momento di Alessandro Cattelan: "Sono molto felice di questa proposta della Rai, mi è stato chiaro sin da subito il loro interesse per il mondo che vorrei raccontare […] la pressione la sento, ho fatto un'estate brutta da questo punto di vista, dormivo male e facevo fatica a respirare. Ma questa pressione l'ho avvertita fino a due giorni fa. Ora non vedo l'ora di andare in onda". Sugli obiettivi futuri in Rai che guardano oltre Da Grande, non si sbilancia:

Da quando ho cominciato a fare questo lavoro, ho sempre cercato di infilare qualcosa che poi mi avrebbe portato a quello che ho sempre visto come il mio traguardo finale: mi sono sempre considerato una persona che avrebbe a un certo punto dovuto fare uno show. Per me queste due puntate sono una sorta di obiettivo raggiunto.

Quanto all'Eurovision e alla possibilità che possa essere lui il volto alla conduzione: "Sarei quasi una conseguenza di quello che è successo in questi ultimi mesi a Eurovision. Il mio percorso è iniziato con i grandi eventi di Mtv, che secondo me sono di quanto più simile a Eurovision ci fosse. Quindi sì, mi piacerebbe molto". 

Gli ascolti e le aspettative per l'arrivo in Rai di Cattelan

Inevitabile un discorso sulle aspettative per il programma, il pericolo che il grande pubblico generalista non lo identifichi e, di conseguenza, gli ascolti. Ma su questo Cattelan si sfila dalle previsioni: "La mia ansia era per il prodotto. Quella da prestazione per gli ascolti è altra cosa, diciamo che non credo di essere arrivato in una rete che abbia bisogno di ascolti, ma una rete che ha bisogno di un mondo. in più è casuale e indipendente da me".

Gli ospiti di Da Grande

Ricchissimo il parterre di ospiti della prima puntata, dall’attore Luca Argentero, i cantanti Blanco, Elodie, Marco Mengoni e Il Volo e i conduttori Paolo Bonolis e Carlo Conti. Cattelan si lascia scappare anche qualche anticipazione sugli ospiti della seconda puntata di Da Grande: "In seconda puntata ci saranno Gianmarco Tamberi e Marcel Jacobs, oltre a un altro campione che spero avremo al telefono". 

Cattelan sul nuovo X Factor

Infine un commento su X Factor, che ha lasciato dopo nove edizioni e che è partito ieri sera con un nuovo conduttore: "Non ho potuto vedere la prima puntata per le prove, ma la recupererò e spero vada bene perché sono emotivamente legato a quel progetto. Su Ludovico Tersigni non direi mai nulla. Il consiglio che gli do è tapparsi le orecchie dopo la prima puntata, perché ogni cambiamento si porta dietri una scia di nostalgici. Dopo il programma sarà suo". 

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