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Da Cotto e Mangiato a Master Chef: come dimagrire guardando la tv?

La prossima stagione televisiva presenta un palinsesto ricco di programmi ed approfondimenti sulla buona tavola e sul mangiar bene. L’italiano medio butta un occhio alla bilancia ed uno alla padella e i consumatori distinguono sempre meno i prodotti “buoni” da quelli “cattivi”. Come facciamo a stare in forma se ci insegnate piatti a base di burro e strutto?
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La stagione televisiva sta per entrare nel vivo ed i palinsesti delle maggiori reti nazionali abbondano di trasmissioni culinarie, di approfondimenti sul buongusto di mangiare al punto che La Prova del Cuoco è ora abbinata alla Lotteria Italia. A confermare il trend delle buone forchette, dei palati fini e di maestri chef sempre più protagonisti della tv, ci sono anche i numerosi canali tematici che spuntano sul satellite ed, in ultimo, il nuovo talent show targato Sky, Master Chef, che verrà proposto anche su digitale terrestre grazie a Cielo, il canale in chiaro della multinazionale di Rupert Murdoch.

Un occhio alla bilancia, uno alla padella

Il punto è pero che la società occidentale è sempre più in sovrappesso, nonostante i numerosi inviti a seguire la dieta, ad andare da un nutrizionista e a frequentare le palestre che sono sempre più un punto di passaggio rapido ed indolore, sotto il profilo dei risultati, per chi è in sovrappeso e ha da smaltire qualche chiletto. Il punto è: come facciamo a dimagrire se in tv cucinano tutti con burro e strutto? Se lo è chiesto anche Gianna Ferretti, ricercatrice della Facoltà di Medicina dell’Università Politecnica delle Marche e responsabile del blog TrashFood. Secondo la ricercatrice sono più di cento i food-bloggers in Italia che pubblicano ricette, recensiscono ristoranti e prodotti non tenendo conto che, ad oggi, quasi l'80% dei prodotti che troviamo sugli scaffali del supermecato sono ricchi di additivi che ne modificano la loro reale qualità nutrizionale. In barba alle tabelle che riportano i valori sul retro delle confezioni.

Le tabelle, nella migliore delle ipotesi, vengono viste soltanto per pochi secondi visto che sono, per la precisione, trentacinque i secondi che impega un italiano medio a scegliere un prodotto e metterlo nel carrello della spesa, badando così molto poco ad additivi, conservanti e altre diavolerie del genere sempre più ridotte a sigle e codici, incomprensibili ai più. Considerate che, questi additivi, questi conservanti, sono la principale causa dei valori alterati del sangue, sono i primi nemici del colesterolo, del diabete e della linea. L'analfabetismo del consumatore va combattuto con interventi strategici mirati: educazione alimentare nelle scuole ed opuscoli istituzionali ma, su scala nazionale, attualmente si osserva una carenza di risultati rispetto a quanto pianificato.

La sfida dei fornelli

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Intanto la battaglia televisiva sta per iniziare. La sfida dei fornelli "blasonati" è tra Antonella Clerici e Benedetta Parodi dove, se la prima è l'incontrastata dominatrice dell'audience televisivo, la seconda è forte del successo editoriale delle sue pubblicazioni, oltre ad essersi imposta per simpatia e competenza (la Parodi cucina, la Clerici conduce soltanto) in Cotto e Mangiato, la rubrica di Studio Aperto. Adesso per Benedetta c'è la sfida a La7 con un programma tutto suo: I menù di Benedetta. La trasmissione prevede ogni giorno un ospite diverso che cucinerà un piatto in compagnia di Benedetta, i suoi figli e suo marito Fabio Caressa, il commentatore storico di Sky. La novità è ci saranno anche una serie di consigli su come allestire la tavola quando ci sono ospiti e ricorrenze particolari. Dunque la trasmissione della Parodi promette di essere più vicina alle esigenze dello spettatore, piuttosto che a diventare puro intrattenimento come nel caso de La Prova del Cuoco che resta, comunque, in cima alle preferenze delle casalinghe. Ma la domanda (ri)sorge spontanea: se dobbiamo dimagrire, perchè ci torturate con questi succulenti programmi culinari?

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