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Cuori, anticipazioni seconda puntata 24 ottobre: Alberto contro Delia per salvare la vita di Rosa

Domenica 24 ottobre andranno in onda su Rai1 il terzo e quarto episodio della fiction “Cuori”, con protagonisti Daniele Pecci e Pilar Fogliati. Dopo le prime battute, nascono le prime tensioni in ospedale tra Alberto e Delia per salvare la vita di Rosa, che nel frattempo scompare dall’ospedale .
A cura di Andrea Parrella
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Dopo il debutto della prima puntata, tornerà domenica 24 ottobre "Cuori", serie di Rai1 diretta da Riccarco Donna, ambientata nella Torino degli anni '60. Dopo il debutto del 17 ottobre, con i due episodi che hanno dato al pubblico i primi elementi per capire i principali aspetti della storia, domenica ci sarà un nuovo appuntamento con la fiction che vede protagonisti Daniele Pecci e Pilar Fogliati.

 Le anticipazioni del terzo e quarto episodio

Domenica 24 ottobre andranno in onda il quarto e quinto episodio, "Padri e figli" e "Inutili bugie", ecco le anticipazioni. Nel primo episodio vedremo come in ospedale tutti attendono con ansia la visita del Vescovo, il cui parere positivo potrebbe sbloccare importanti fondi per il trapianto di cuore. Tutto deve filare liscio, ma l’arrivo in ospedale di una giovane paziente, Rosa, porta tensione tra Alberto, che vuole operarla, e Delia che si oppone. Si prosegue con le condizioni di salute di Rosa, che si sono stabilizzate ma non al punto da metterla fuori pericolo. Mosca dà a Delia quarantotto ore per trovare una soluzione, altrimenti prenderà la questione nelle proprie mani. Nel frattempo Rosa scompare e bisogna ritrovarla in fretta, perché le sue condizioni potrebbero precipitare.

Daniele Pecci interpreta Cesare Corvara ispirato ad Achille Mario Dogliotti

La storia raccontata in "Cuori" è in parte ispirata a fatti realmente accaduti, in parte di fantasia. Tra gli aspetti che coincidono con la realtà c' il personaggio principale, interpretato da Daniele Pecci, ispirato a Achille Mario Dogliotti, nato nel 1897 a Torino, primo al mondo ad operare a cuore aperto con circolazione extracorporea. Fondò nella sua città natale uno dei più grandi centri europei di cardiochirurgia. Inoltre, fu lui a inventare anche l'anestesia peridurale (o epidurale). Stimatissimo a livello internazionale, dedicò alla cardiochirurgia gli ultimi vent'anni della sua vita. Chi lo ha conosciuto ne ricorda la straordinaria bontà, generosità ed empatia. Chi ha avuto l'onore di lavorare con lui, menziona la sicurezza che dimostrava in sala operatoria e l'autocontrollo anche nei momenti più complessi e talvolta drammatici del suo lavoro. Questo gli permetteva di garantire il buon esito di interventi che ormai sembravano destinati ad avere un esito fatale.

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