Crozza a Ballarò si occupa delle dimissioni di Malinconico [VIDEO]
Cosa è successo a Maurizio Crozza? Ha deciso di cambiare look o la crisi lo ha travolto facendogli perdere anche la voglia di sbarbarsi e apparire in perfetta forma in tv? Questi sono i primi quesiti che sono venuti a tutti coloro che ieri, 10 gennaio 2012, hanno visto almeno la prima parte della puntata di Ballarò condotta come sempre da Giovanni Floris. In video ci è apparso un Crozza inedito, con maglioncino, camicia e barba incolta. Il comico genovese ha subito posto un quesito al conduttore e gli ha chiesto a chi somiglia: gli indizi sono stati facilmente scoperti da Floris che ha individuato la somiglianza con Marchionne e così è partita l’imitazione del manager della Fiat che ha commentato le discutibili scelte industriali del gruppo torinese e con lucida freddezza ha esaminato quali siano i veri motivi che potrebbero portare il centro della produzione Fiat lontano da Torino per abbattere i costi e con la speranza di costruire auto più belle, ecologiche, economiche e quindi più vendibili, cosa che finora non riesce alla Fiat. La crisi della Fiat si lega alla crisi del mondo del lavoro che sta cercando di riorganizzare il ministro del Welfare Elsa Fornero con i suoi continui incontri con le parti sociali per rilanciare il lavoro per gli italiani.
La casta colpisce ancora: dopo Scajola c’è Malinconico
Ma la notizia su cui si è concentrato maggiormente Maurizio Crozza è quella delle dimissioni di Carlo Malinconico, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: all’uomo sono state regalate delle vacanze extra lusso da un benefattore che lui non conosce e la cosa paradossale è che ha riferito che tutto questo è stato effettuato a sua insaputa. Il comico allora ha simulato la scena di Malinconico che va via dall’albergo a fine vacanza senza pagare e meravigliato dal trattamento ricevuto. L’argomento ha riaperto il tema della casta e dei suoi privilegi ed è naturale il collegamento con la vicenda dell’ex ministro Scajola e del suo appartamento con vista sul Colosseo che gli è stato regalato da un benefattore sconosciuto. E tutto questo ci riporta indietro di un anno quando si parlava dei benefici della Casta e dell’arresto di Cosentino (altro argomento del giorno): per Maurizio Crozza quindi stiamo rivivendo il 2011 e mestamente, anzi malinconicamente, ci ha augurato un buon 2012.