Crozza a Ballarò: Pisapia eliminerà il traffico ad Arcore
Le multe dell'Agcom ai tg per le interviste a Berlusconi hanno rappresentato il punto di partenza della copertina di Crozza a Ballarò, che come un pò tutti, si è chiesto chi pagherà i circa 350.000 euro di multa complessiva, ricevuta dalla Rai. In quanto tv pubblica, Minzolini e co. potrebbero attingere dal canone, versato dai telespettatori, qualora la somma richiesta dall'Agcom dovrà essere, con certezza, versata. Il comico vorrebbe che a pagarla fossero i direttori dei tg, ma immagina l'intromissione di Berlusconi nella faccenda, " io non pago nulla", a dire che dietro i telegiornali c'è spesso il suo zampino.
Sempre il premier è protagonista di un'insolita campagna- elezioni, per il ballottaggio tra Pisapia e la Moratti. In questi giorni sta promettendo di tutto e di più ai cittadini e per Maurizio Crozza, nelle sue interviste, sembra fare le televendite in perfetto stile mondial casa: "due ministeri con cambio shimano in omaggio", riferendosi alla richiesta martellante di Bossi e della sua lega nord di averne due al nord.
In studio ci sono i bersagli preferiti del comico, Bersani e La Russa: il primo scoppia puntualmente a ridere quando viene caricaturato, il secondo un pò meno, ma sta comunque allo scherzo. Il ministro della difesa aveva mostrato, in una puntata di Ballarò, di non conoscere chi fosse Lukashenko, politico bielorusso alquanto autoritario, presidente del paese dal 2004. Ieri, mentre Crozza lo rievocava, La Russa ha spiazzato tutti, mostrando la foto dell'uomo, con la sua simpatica faccia accostata all'immagine. Dopo aver recuperato dall'inattesa sorpresa, il comico ha elencato tutti coloro che secondo Berlusconi occuperanno Milano con l'elezione di Pisapia: zingari, prostitute, rom e gay sono tutti a Voghera, in attesa di entrare nella città.
Per Crozza alcuni figuranti si sono travestiti da zingari e altri vecchietti da vecchietti indignati, per metter paura ai milanesi e rendere la "minaccia Pisapia" consistente: alla fine dei ballottaggi qualcuno griderà "fine delle riprese" e tutti torneranno ad essere chi sono nella realtà, cioè semplici cittadini milanesi. Comunque Pisapia prometterebbe un'azione abbastanza utile nel suo programma: qualora la prostituzione arrivi a Milano, almeno il traffico di Arcore si smaltirà, conclude il comico a Ballarò!