Crozza a Ballarò parla del processo immediato a Berlusconi e Cicchitto protesta: video
Maurizio Crozza torna a Ballarò il 15 febbraio 2011 con un monologo molto pungente che si ispira ovviamente alla notizia del giorno cioè quella del processo immediato a Silvio Berlusconi che si terrà il 6 aprile 2011.
Ma per iniziare la sua copertina di Ballarò sceglie di cantare in perfetto stile Festival di Sanremo e quindi, interpretando i Gipsy Kings, canta una canzone scritta da “Modugno, Boccassini, Fede, Mora“ e dal titolo "Oi oi, me vengono a prelevar", in pratica una cover di Nel blu dipinto di blu.
La canzone inizia in questo modo "Pensavo che un giorno così non veniva mai più, mi han rinviato a giudizio per una pillola blu" e poi continua parlando della notizia del processo immediato al Premier.
Dopo la canzone si è tolto la parrucca, ha posato la chitarra e inizia il vero monologo.
Crozza fa riferimento alla manifestazione delle donne di domenica scorsa che hanno protestato per rivendicare la propria dignità. Berlusconi ha definito vergognosa questa manifestazione e il comico genevose ne spiega il motivo: "Berlusconi, non teme tanto le donne in piazza… no, lui teme di più quando sono ai lati della piazza… sui marciapiedi… comunque, guardate che Berlusconi ha già pensato al titolo di una contromanifestazione… perché il titolo della manifestazione era “Se non ora quando?”… la sua manifestazione sarà “Se no ora… quanto?”.
Ma ritornando sul tema del processo immediato elogia la scelta della data: "Oggi hanno deciso, rito immediato, prima udienza 6 Aprile… che come data, il 6 Aprile è perfetta… così magari la sentenza cade il 25… la Liberazione… e tutto torna!".
In trasmissione c'è Fabrizio Cicchitto come ospite che blocca il monologo di Crozza definendolo "una satira unilaterale" e lo paragona ai comizi di Piazzale Loreto.
Crozza non si lascia intimidire e continua il suo monologo come se niente fosse e commenta divertito che Berlusconi sarà giudicato da tre donne e questa era solo una sua fantasia erotica per le serate sadomaso.
Cicchitto continua ad interrompere ma Crozza lo zittisce gentilmente.
Il comico poi prende di mira il Tg 1 di Minzolin affermando che per il 6 aprile il direttore ha già pronti i titoli da usare come prima notizia: "Aprirà con la riproduzione dei cavallucci marini e a seguire un inchiesta su come mai l'uomo italiano usa il borsello".
Crozza rivolgendosi a Italo Bocchino presente in studio, chiede chiarimenti su come stia Fini: "E' vero che sabato a Milano ci sono stati momenti di panico quando ha parlato Fini, che per un attimo è andato in confusione, non sapava più se era al Congresso di Fondazione di Fli, di An, del Pdl, dell'Msi o del Fronte della Gioventù o dei Balilla".
Il finale è molto amaro e si è deciso di occuparsi della Fiat e del recente contratto Mirafiori: "C'è stata una dichiarazione molto impportante, Marchionne ha detto che la Fiat ha il cuore a Torino e la testa in molti altri posti… su dove sia il culo, chiedere agli operai di Mirafiori… grazie".