Crozza a Ballarò: in Libia bombe intelligenti selezionate da La Russa
Crozza è tornato ieri sulla guerra in Libia, precisamente sui bombardamenti che l'Italia si appresterebbe a mettere in atto sulla nazione di Gheddafi. L'ordine di bombardare, dice con ironia pungente Crozza, è arrivato in seguito agli auguri di pasqua del presidente Berlusconi a Obama.
Il comico crede che il premier debba essere controllato:" Chiama Obama e dobbiamo bombardare la Libia, chiama la questura e mette in mezzo Mubarak: mettetegli un duplex" è la simpatica proposta di Maurizio per tenere a bada il presidente del consiglio. Il comico fa finta di aver sentito la telefonata da improbabili info-stradali della radio, dette in inglese ( a sottolineare che con il nascere del conflitto, in Italia sono arrivate numerose truppe britanniche).
Per il bombardamento servirebbero bombe intelligenti: così, il mitologico La Russa diventa, per Crozza, selezionatore degli armamenti da guerra, chiedendo ad ogni singolo ordigno bellico come si chiama e dove è diretto, in un modo rischiosamente superficiale. "Mi chiamo Franco e sono diretto a Cuneo- Vai e scoppia!".
Il genovese giura di aver saputo che su ogni bomba Berlusconi scriverà col pennarello che non è stata una sua scelta quella di attaccare, ma che è colpa dei PM: tutti ridono in studio, ma il clou è raggiunto con la gag sull'IKEA. Giovanardi ha polemizzato questa settimana contro uno spot dell'azienda svedese, che recitava di essere aperta a tutti i tipi di famiglie, comprese quelle omosessuali. Il sottosegretario giudicherebbe la pubblicità offensiva verso l'idea di famiglia, della Costituzione, ma Crozza ritiene incoerente questo comportamento, che ha visto Giovanardi critico verso l'IKEA e impassibile verso le avventure di Berlusconi. "Almeno lì danno il biglietto d'istruzioni per montare, il premier ha montato e ri-montato senza neanche quello!".
Dopo aver scherzato, riso e fatto satira, Maurizio Crozza ci lascia un'amara riflessione, presa da Cacciari: l'Italia è come il re Mitride ormai, così assuefatta dalla negatività (il veleno per il sovrano), che non le fa effetto più niente. Siamo la nazione del limite ignoto!