Corrado Guzzanti e lo spot sui referendum ad Aniene
Il ritorno di Guzzanti in tv, stasera alle 21.10 su Sky Uno, è anticipato da uno spot per i referendum, ideato dal comico e dai suoi collaboratori: un quadro riassuntivo di questo richiamo alle urne, in un video che vede una bionda annunciatrice comunicare con la lingua dei segni ed espressioni alquanto efficaci e una voce fuori campo, che legge questa sorta di messaggio promozionale.
Il tono dello speaker sembra proprio quello degli spazi autogestiti che vediamo in questi giorni sulle tv nazionali, che spiegano punto per punto come votare ai referendum 2011: nel video emerge però l'altra faccia della medaglia. Il popolo italiano si recherà alle urne, come annuncia la voce fuori campo, per decidere di decreti o proposte legge che, anche se bocciate, saranno riproposte più avanti, dopo un'aggiustatina ortografica, ma sostanzialmente rimarranno le stesse. Poi si passa ad un'analisi dei quattro quesiti: qualora l'acqua venga privatizzata, coloro che non beneficeranno di ciò, ci sputeranno comunque dentro e l'annunciatrice mima inequivocabilmente il gesto, giusto per essere chiari. Se per Corrado Guzzanti i risultati di queste votazioni potranno ritorcersi contro i cittadini, per la sorella Caterina, protagonista di questo video-spot con il regista Virzì, anche andare a votare potrebbe essere un atto non esaltante: il tutto ovviamente è da leggere in chiave ironica.
E ancora, nello spot di Corrado Guzzanti, lo speaker ricorda agli ecologisti, che la carta necessaria per le schede elettorali è il frutto di diversi abbattimenti di alberi innocenti: Greenpeace attiva sul quesito del nucleare potrebbe preoccuparsi anche di questo aspetto, dal doppio taglio. Se da una parte la provenienza delle schede elettorali può aver intaccato l'equilibrio ambientale, dall'altro si vuole sottolineare l'inutile spreco di carta per una tornata elettorale, che per Guzzanti rimane ancora un'istanza della democrazia, ma sulla quale esprime tutta la sua sfiducia su quanto possa essere ascoltata l'opinione del popolo dai potenti. In ciò, il comico e il cantante della via Glook la pensano diversamente: se per Celentano i referendum sono una questione di vita o di morte, Guzzanti non crede che un sì o un no possano cambiare fondamentalmente i piani di chi è già deciso ad approfittare della situazione. E se le centrali si faranno, recita lo spot, saranno di 3a generazione quindi sicure: se poi un terremoto di 3a generazione si abbatterà sul territorio del reattore, avremo la prova se resisteranno o meno. Il tono sarcastico è evidente e punge come un'amara verità, quella di Fukushima.
Intanto, nella conferenza stampa di presentazione di Aniene, Guzzanti ha anticipato cosa prevederà la puntata del 10 giugno, scritta con Andrea Purgatori e che si avvarrà della partecipazione della storica spalla del comico, Marco Marzocca (protagonista dello spot tv Tim e comico di Zelig) e Max Paiella: Guzzanti interpreterà una decina di personaggi, in una serie di sketch, che lo vedranno nei panni di Venditti nella canzone sulla piena dell'Aniene o il mafioso che festeggia i 150 anni di…Cosanostra.
"L'Aniene siamo noi, un fiume che, arrivato al limite, esonda": queste le parole di commento del comico, sul suo programma, che promette di non toccare i politici, ma solo di spingere alla riflessione generale sulla situazione italiana, il cui popolo non è stanco solo su di un fronte, ma su diversi punti. "La satira continuerà ad esserci, anche dopo Berlusconi" dice, con convinzione il comico, che ha fatto, fa e farà della sua arte uno strumento a servizio delle coscienze cittadine.
