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Consultazioni, cambia il palinsesto del pomeriggio di Rai1

Giovedì 28 e venerdì 29 dicembre cambia il pomeriggio di Rai1, sottoposto a sostanziali modifiche proprio per seguire l’andamento delle vicende al Quirinale per la due giorni di consultazioni dei partiti dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Si accorcia “Oggi è un altro giorno”, anticipato “Il paradiso delle signore”. Ecco perché “La Vita in Diretta” non va in onda.
A cura di Andrea Parrella
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Le vicende politiche, con le consultazioni in corso al Quirinale per esplorare le possibilità di un nuovo governo, alterano di conseguenza anche i palinsesti televisivi. Sia domani, giovedì 28 gennaio, che dopodomani, venerdì 29 gennaio, le programmazioni delle principali reti Rai subiranno importanti cambiamenti nel corso del daytime, proprio per seguire gli incontri del presidente della Repubblica Sergio Mattarella con gli esponenti dei vari partiti in seguito alla crisi di governo e alle dimissioni di Giuseppe Conte.

La Vita in Diretta non va in onda

Sostanziali variazioni nel pomeriggio di Rai1, che per lasciare spazio al racconto di ciò che accade al Quirinale rivede e ridimensioni i principali contenitori e le fiction in onda quotidianamente, da Oggi è un altro giorno a Il Paradiso delle Signore, fino a La Vita in Diretta. Il programma condotto da Serena Bortone verrà infatti ridotto di durata, andando in onda dalle 14 alle 15 sia giovedì che venerdì. Alle 15 si anticipa la messa in onda de Il Paradiso delle Signore, proprio per cedere la line alle 15.50 allo speciale Tg1 che si protrarrà in diretta fino all'inizio de L'Eredità alle 18.50. Il quiz condotto da Flavio Insinna andrà infatti in onda regolarmente, mentre è sospeso La Vita in Diretta, che tornerà in onda lunedì prossimo.

Cosa succede con le dimissioni del governo Conte

Con le dimissioni di Conte il governo uscente, fino al giuramento del nuovo esecutivo, rimane in carica per lo svolgimento degli affari correnti. Tra questi rientra anche l’emanazione di decreti leggi per motivi di necessità e urgenza. Con le dimissioni si ferma anche l’attività del Parlamento, che si continuerà a riunire solamente per l’attività straordinaria, come può essere la conversione dei decreti legge in scadenza. L’attività ordinaria riprenderà solamente dopo il voto di fiducia in entrambi i rami del Parlamento.

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