Comizi d’amore anche su Sky 504, a suon di donazioni cresce la causa di Santoro
Il divorzio con la Rai non ha certo spento lo spirito d'iniziativa di Michele Santoro, e neanche il tradimento di La7. Il conduttore riparte dal web e propone un train d'union tra telespettatori e realizzazione del progetto stesso. Come? Grazie al popolo di internet e alla fiducia di tutti i cittadini che desiderano ancora una libera informazione e un servizio pubblico senza censure.
Dal 3 novembre il suo Comizi d'amore andrà in onda ovunque verrà ospitato; ed è qui che entra in gioco il telespettatore in prima persona con un doppio ruolo di supporto e diffusione della notizia. Il sito web serviziopubblico.it è online da appena ventiquattr'ore ed ha già colpito a segno nel suo intento.
La prima tv a raccogliere l'appello di Santoro è Sky tg24 che con il canale 504 sarà ben lieta di mandare in onda il progetto che non sembra fermarsi davanti agli ostacoli. Il direttore della tv satellitare, Sarah Varetto, spiega le ragioni della scelta:
"Il nostro canale Eventi ha già ospitato altri speciali di Michele Santoro, come Rai per una notte, e siamo convinti che proporre un programma che si fonda sulla completezza e imparzialità dell'informazione interpreti al meglio la richiesta dei nostri abbonati, di poter seguire e contribuire a costruire il dibattito sociale e politico del paese."
Sky tg24 e Tele Capri fanno da apripista alle numerose tv locali, che hanno scelto di seguire e trasmettere Comizi d'amore.
Serviziopubblico.it conta migliaia di adesioni e donazioni in un giorno
La diffusione sul web è stata rapidissima e ha raccolto i suoi primi frutti, mentre ai telespettatori viene chiesto di essere parte attiva della realizzazione delle prime otto puntate, dal 3 novembre in onda, contribuendo con una donazione di 10 euro per coprire i costi di ogni puntata, la cui spesa ammonta attorno ai 250.000 euro cada. L'iniziativa ha preso volume anche grazie alla pagina Facebook dove il messaggio "10 euro di tivvù" arriva forte e chiaro agli internauti. Attraverso la pagina viene ribatito il meccanismo di donazione praticabile su internet o con bonifico. Gli oltre 35.000 mila fan sembrano entusiasti del proprio contributo al raggiungimento di un'informazione "senza padroni economici e padrini politici" così come dice Michele. L'entusiasmo si accompagna a alcuni suggerimenti degli utenti come ad esempio inserire un contatore sul sito web in modo da monitorare l'ammontare delle donazioni raccolte; per il resto apprezzamenti e condivisione dell'importo versato per l'impresa. Una sorta di catena dell'informazione al contrario, con il cittadino che chiede di essere informato democraticamente e senza censura. "E' un programma che fa la televisione, non viceversa" così precisa il giornalista che spera che l'apice di share di Annozero venga replicato anche se la diffusione non sarà sulla madre della tv italiana.
L'informazione tradizionale tace l'iniziativa di Santoro
Michele Santoro non tralascia una vena di disappunto durante la Fiera delle Parole di ieri a Padova, dove ha concluso la manifestazione con un suo apprezzatissimo monologo. Annozero ha spopolato in Veneto negli anni scorsi, ed aspettarsi un'adesione altrettanto corposa dal prossimo 3 novembre non sembra essere difficile. Intanto Santoro sottolinea la mancata diffusione sul cartaceo dell'iniziativa e specifica:
"Se questa impresa riuscirà non si potrà non parlarne. Già se guardate il Corriere.it la nostra è la notizia più letta, ma sul cartaceo non ce n’è traccia. Lo stesso avviene con Repubblica che ha fatto 42mila visualizzazioni del video da quando lo ha messo online. Eppure se leggete il quotidiano cartaceo non vedete nessun riferimento. Lo stesso avviene con l’Unità."
Nuove dinamiche di informazione e coinvolgimento dal basso; per non escludere la televisione, che sembra cedere sempre più il passo al web, fuori dalle logiche di informazione libera e autonoma. Santoro ha sparato le prime cartucce centrando il bersaglio alla grande, ci sarà da aspettarsi parecchi risvolti fin quando Comizi d'amore sarà in onda e a galla.