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Com’è rimasta incinta Brigitte Nielsen con la fecondazione in vitro e chi è il padre di Frida

La storia di Brigitte Nielsen, diventata mamma per la quinta volta all’età di 54 anni della piccola Frida. Una notizia che ha destato scalpore e curiosità rimettendo al centro l’eterna questione tra l’etica del buonsenso e il desiderio individuale di maternità. Lei è riuscita ad avere la piccola grazie alla fecondazione in vitro e l’innesto dei suoi ovuli congelati 14 anni prima: “Capisco lo scetticismo, ma è la mia vita”.
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La seconda puntata di "Live – Non è la D'Urso" mette al centro dei riflettori Brigitte Nielsen, diventata mamma per la quinta volta all'età di 54 anni della piccola Frida. Una notizia che ha destato scalpore per l'età non più giovane della giunonica attrice danese e che offre lo spunto di rimettere al centro della discussione l'eterna questione morale, quella dell'etica e del buonsenso in contrapposizione al desiderio individuale della maternità che non ha età. In una intervista a "People", l'attrice fece sapere di essere ricorsa alla fecondazione in vitro, attraverso l'innesto di ovuli congelati 14 anni prima.

Era il maggio 2018 quando, attraverso un post su Instagram, Brigitte Nielsen annunciava a tutti per la prima volta di essere incinta: "La famiglia si sta allargando", scrive su Instagram annunciando di essere già al quinto mese di gravidanza. E in effetti, come tutti all'epoca hanno potuto modo di vedere a apprezzare, il pancione di Brigitte Nielsen con all'interno la piccola Frida, era già abbastanza evidente. Una immagine sicuramente tenerissima che però fece il giro del mondo e spezzò in due l'opinione pubblica, già da allora.

La prima intervista a People nel luglio 2018

E in una intervista a People, rilasciata il 27 luglio 2018, Brigitte Nielsen ha deciso di rispondere in qualche modo allo stupore e all'indignazione di chi non riteneva possibile portare a termine una gravidanza a quella età. Tutto nel nome dell'amore: "Ho incontrato tanti uomini strani, ma solo a 54 anni sono davvero felice". Brigitte Nielsen ha ritenuto opportuno ricorrere agli ovuli congelati, dopo dieci anni di tentativi:

Quando ho incontrato Mattia abbiamo deciso insieme di congelare gli ovuli per il nostro futuro insieme. Un figlio a 55 anni? Capisco che le persone possano essere scettiche. Ma è la mia vita. E poi quanti uomini hanno figli a 60 e 70 anni e nessuno dice nulla?

La fecondazione in vitro nell'ottobre 2017

La fecondazione in vitro non è stata una cosa semplice, l'attrice ha fatto sapere nel corso della sua prima intervista ufficiale a People, di essersi dedicata alla ricerca di un figlio per 10 anni. Tentativi che sono stati tutti vani fino all'arrivo di Frida.

Bisogna essere realistici. È una strada lunga. Se non vuoi usare gli ovuli di un donatore devi conservare i tuoi ovuli.  È un percorso lungo e molto costoso e le possibilità di rimanere incinte così sono bassissime, il 3/4%. Non è garantito che funzionerà. Ho avuto molte delusioni e ci abbiamo provato per dieci anni. Arrivava la telefonata tanto attesa, ma il risultato era sempre negativo.

L'intervista al Guardian del febbraio 2019

"È stato logorante, ho provato fino all'ultimo embrione". Così nel febbraio 2019, Brigitte Nielsen raccontava della difficoltà della fecondazione in vitro, una esperienza che ha portato avanti fino "all'ultimo embrione rimasto".

Posso dire che è stato un percorso logorante e complicato. Mi sono sempre detta: "Ci provo fino all'ultimo embrione rimasto, qualcuno dovrà pur vincere la lotteria". Servono un sacco di soldi e di fatica, soprattutto a questa età. Gli ormoni reagiscono in maniera diversa a seconda di ogni donna e quando ti senti dire al telefono "mi dispiace" ne esci completamente distrutta. L’inseminazione artificiale non è uno scherzo e non è una cosa che tutte possono riuscire a fare. Bisogna prendere molte medicine, spendere tanti soldi, e gli ormoni che assumi hanno delle controindicazioni molto importanti. I medici mi avevano messa in guardia, avevo solo il 2.5% di possibilità ed oggi siamo qui.

Il rapporto con Mattia Dessì

La piccola Frida è stata anche un grande desiderio di suo marito, il modello italiano Mattia Dessì, che ha sposato nel 2006. L'uomo, 15 anni in meno rispetto a Brigitte Nielsen, è stato l'amore definitivo della vita dell'attrice. I due hanno una relazione solida che va avanti da oltre 15 anni. Per questo, Brigitte Nielsen dedicò un post a suo marito poco prima che la bimba venisse al mondo: "You'll be a great papà! Sarai un grande papà". Mattia Dessì, nato in Sardegna ma da sempre vissuto a Belluno, è nato nel 1978. Ha svolto altri lavori prima di diventare un modello, è stato un operaio in una fabbrica del bellunese. Poi ha conosciuto Brigitte Nielsen pochi anni prima del 2005 e non si sono più lasciati. Il matrimonio proprio nel 2005 sulla bianca sabbia di una spiaggia di Santo Domingo. Brigitte Nielsen ha sempre lodato il grande rapporto che lui ha con i quattro figli che la Nielsen ha avuto dai rapporti precedenti: "I ragazzi sono innamorati di lui perché è un amico e lo rispettano. Sono entrati in confidenza con lui, anche perché sanno quanto mi ama e quanto io ami lui”.

Il ritorno al cinema con Sylvester Stallone

Brigitte Nielsen ha ripreso di recente il ruolo di Ludmilla Drago, la glaciale moglie di Ivan Drago di Rocky IV per "Creed II". Un cameo che l'ha riportata sul set insieme al suo ex marito Sylvester Stallone. Grande emozione per lei, per il ritorno a un film che le ha dato grande successo ma non per aver lavorato di nuovo accanto a quello che è stato uno dei tanti uomini del suo passato. "Siamo stati professionali", ha assicurato Brigitte Nielsen in fase di presentazione del film, rivelando soltanto di essere nervosa perché durante le riprese era già incinta di Frida: "Mi preoccupavo solo di nascondere il pancione nel mio vestito di avorio".

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