Come Paolo Bonolis sta invadendo i social per dimostrare che è lui il numero uno della Tv
La quarantena ha fatto bene a Paolo Bonolis. Potrebbe apparire una frase infelice, ma a giudicare da quello che si è visto nelle di recente, con il lockdown il conduttore pare aver deciso di esporsi definitivamente anche sui social, mondo che fino a questo momento aveva evitato a tutti i costi. "Nella realtà noi ci viviamo, nella virtualità ci facciamo il bidet", con questa esclamazione colorita aveva parlato in un'intervista a Fanpage.it del suo rapporto complicato con tutto ciò che uno smartphone può contenere.
La strategia di Paolo Bonolis
In un momento in cui essere sui social network significa esistere per molti personaggi del mondo dello spettacolo in astinenza da Tv, anche lui ha deciso di riemergere da questo letargo e, non c'è che dire, quando il conduttore di Avanti un altro si mette d'impegno non ce n'è per nessuno: Bonolis è praticamente ovunque, la sua è praticamente un'involontaria occupazione coatta dei social, con l'effetto di una sorta di monopolio sulla nuova moda delle dirette Instagram tra vip.
La poca dimestichezza di Bonolis con la sfera social e con la tecnologia è diventata anche una cifra narrativa di questa nuova era della sua carriera, perché l'impressione è che non si tratterà di una cosa passeggera, bensì di una fase durante la quale il presentatore sta studiando le potenzialità dello strumento e, contemporaneamente, punta a rafforzare ancor di più la sua forza mediatica.
La "condanna" del successo eterno di Ciao Darwin
Forza mediatica che, va detto, è immensa e quasi senza paragoni (forse solo Fiorello gode di un consenso simile). Un semplice dato numerico può dimostrare l'affiliazione del pubblico televisivo televisivo di Paolo Bonolis. Da settimane gli ascolti di Ciao Darwin, proposto in replica da Canale 5 al sabato sera, sembrano quelli di un programma trasmesso in prima visione e non accennano a una flessione. Un caso, quello del programma storico, che è per Bonolis una garanzia ma anche una condanna, se si considera che da anni si attende dal presentatore quel nuovo progetto che fatica ad arrivare. Lui vorrebbe fare altro, lo dice da tempo, così come da tempo rimarca l'indisponibilità del suo editore di riferimento (citofonare Mediaset) a sganciarsi da programmi collaudati, che garantiscono ascolti d'oro, e lo scetticismo a gettarsi su altri progetti senza un esito sicuro.
Sdl Tv e gli "affari di famiglia"
La via per uscire da questo angolo, dove pare vigere un paradosso per cui Bonolis potrebbe fare tutto quello che vuole, ma di fatto può solo replicare con successo formule passate, proprio il web può rappresentare una via di uscita. Attraverso i canali social di Sdl TV, la società di produzione che fa riferimento alla moglie Sonia Bruganelli e in parte al suo agente Lucio Presta, marchio che sta dietro a tutti i programmi condotti da Bonolis, il conduttore sta creando il suo universo parallelo, in cui ha l'autorevolezza e la forza di chiamare a raccolta i top player della Tv in questo momento in ferie forzate, per coinvolgerli in discorsi svincolati da logiche aziendaliste, format predefiniti. Una zona franca in cui Bonolis può fare da battitore libero, ipotizzando con Mara Venier un Sanremo insieme, chiacchierare con Fiorello al di fuori del loro scontro del sabato sera sulla Tv lineare. Ma soprattutto punzecchiare Mediaset e i suoi volti di punta, con la speranza di avere un'influenza positiva sull'azienda di Cologno Monzese, forte della sua autorevolezza.
La voglia di riaffermarsi
Quale che sia il futuro di uno dei presentatori più amati del panorama televisivo italiano è difficile dirlo, è complicato prevedere il futuro stesso della televisione data la situazione in cui ci troviamo. Resterà nella sua comfort zone a Mediaset? Punterà di nuovo alla Rai col pallino di rivoluzionare davvero Sanremo come da anni lascia sottilmente intendere? Una cosa è certa: questa emergenza sembra averlo destato dall'indolenza creativa che qualcuno, negli ultimi anni, gli ha bonariamente contestato e risvegliato in lui quella egotica voglia di dimostrare, di nuovo, di essere il numero uno della Tv.