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Claudio Amendola chiarisce in tv: “Non si riprenderà a girare, per gli attori non cambia nulla”

Nel corso della puntata di Domenica In, la prima di maggio, è stato ospite Claudio Amendola che ha voluto rettificare quanto detto in una conferenza stampa della Regione Lazio, durante la quale è stato affermato che i set cinematografici sarebbero stati riaperti a partire dal 4 maggio. L’attore ha dichiarato che non c’è stato nessun accordo a riguardo e che, invece, per gli attori non cambierà nulla, in quanto non ci sono le condizioni necessarie per riprendere a lavorare.
A cura di Ilaria Costabile
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Ospite nel salotto di Mara Venier, nella puntata di domenica 3 maggio, è stato Claudio Amendola che ha ripercorso alcuni momenti significativi della sua carriera cinematografica. L'attore romano, però, ha approfittato della vetrina televisiva di Rai1 per chiarire alcune inesattezze riguardo la ripartenza delle produzioni cinematografiche nel Lazio a partire dalla settimana entrante, cosa che, stando a quanto dichiarato durante il collegamento, non è stata assolutamente concordata.

La rettifica di Claudio Amendola

Era arrivata da nemmeno 24 ore, la notizia emersa dalla conferenza stampa tenuta dal vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori, che prevedeva la riapertura anche dei set cinematografici nel Lazio, a partire da lunedì 4 maggio. Il piano di ripresa della Fase 2 tiene conto, ovviamente, anche del settore dello spettacolo, ed è per questo che alla decisione di consentire le riprese cinematografiche consegue anche un dettagliato e preciso protocollo da dover rispettare su ogni set che, per ovvie ragioni, sarà aperto solo agli addetti ai lavori. Sulla questione è però intervenuto Claudio Amendola, ospite di Domenica In, che ha precisato quanto è stato dichiarato a riguardo, definendo l'informazione sbagliata:

Volevo dare una piccola notizia, fare una piccola rettifica, ieri è stato detto che da domani ricominciano i set cinematografici, è stata un'intervista del presidente della Regione Zingaretti. Non è assolutamente vero, non ricomincia nessun tipo di produzione perché non c'è nessun tipo di accordo sul protocollo, che andrà seguito per la riapertura dei set. Mi sono arrivate centinaia di lettere da parte dei sindacati, non è così, non ci sono le condizioni per ripartire, né produttive né di sicurezza, non c'è nessuna categoria che ha firmato un accordo. Quindi si sta ancora discutendo e pensando come tornare a lavoro.

Il settore cinematografico è tra quelli che hanno maggiormente risentito del lockdown che l'Italia ha affrontato in questi mesi per contrastare la diffusione del coronavirus. Solamente qualche settimana fa era stato dichiarato dall'Associazione produttori dell'audiovisivo che l'obiettivo era quello di riappropriarsi dei set per iniziare nuovamente le riprese sia cinematografiche che televisive, entro giugno.

La condizione precaria degli attori

L'attore romano si è poi concesso il tempo di una riflessione, riguardante al condizione degli attori che, molto spesso si trovano ad arrancare e a lavorare saltuariamente per riuscire a soddisfare le loro esigenze. Con l'arrivo del Covid-19 questa situazione si è aggravata ancor di più, ma Claudio Amendola sottolinea la differenza tra coloro che sono privilegiati, categoria in cui si inserisce, e coloro che necessitano di lavorare:

E siccome questa è una cosa che ha messo un po' di difficoltà nel nostro ambiente, che io ricordo non gode di praticamente nessun tipo di ammortizzatore sociale, e anche per questo si stanno facendo piccole battaglie che credo sia giusto seguire, quindi l'informazione era sbagliata. Noi siamo ancora nella stessa condizione e quando dico noi non parlo, anche qui, dei 50 privilegiati di noi che si possono permettere di stare anche dei mesi senza lavorare. Parlo di tutti quegli attori che riempiono gli schermi di tutti i telespettatori, perché tutti i secondi ruoli i piccoli ruoli, le serie che amiamo tanto, sono attori che guadagnano pochissimo durante l'anno e stiamo facendo una battaglia, per questo, ci tenevo a dirlo.

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