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Claudia Mori contesta la Rai: “Sono scomoda, forse smetto di fare il produttore”

La moglie di Adriano Celentano presenta la fiction “Francesco”, ma nel giorno della conferenza non riserva parole dolcissime alla Rai, confessando di essersi sentita ostacolata moltissimo, ostracismo che l’avrebbe portata a pensare di lasciare il suo ruolo di produttore.
A cura di A. P.
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Non tutti lo sapranno, ma dietro alcune delle fiction Rai di maggior successo in fatto di pubblico, c'è la moglie di uno dei personaggi più controcorrente d'Italia, provocatori e, a loro modo, scomodi. Se state pensando a Celentano per eccesso, avete centrato il personaggio e, dunque, stiamo naturalmente parlando di sua moglie Claudia Mori, che con la sua casa di produzione "Ciao Ragazzi" ha dato vita a prodotti di successo come "C'era una volta la città dei matti", oppure le fiction su De Gasperi e Rino Gaetano. Ma che, a quanto pare, è un po' stanca di combattere con la Rai, la principale azienda culturale italiana, vista la sua posizione di voce fuori dal coro, che certo non le ha mai reso la vita lavorativa un gioco da ragazzi.

In un'intervista rilasciata a TvBlog in occasione della conferenza stampa di presentazione di Francesco, la miniserie in onda l'8 e il 9 dicembre proprio su Rai1, la moglie del Molleggiato ha fatto chiaramente intendere di non aver avuto vita facile da parte del servizio pubblico nella realizzazione di questa retrospettiva sul santo: "Abbiamo avuto tante difficoltà, più di quelle che uno possa pensare. Molte, anche troppe. Perché è un Francesco diverso dagli altri, è reale. È un grande intellettuale, un esempio rivoluzionario. Parla di pace, di fratellanza". Ma la questione non riguarda solo questo prodotto, perché i bastoni tra le ruote sono stati metaforicamente messi anche per altri progetti, come unprodotto sul gioco d'azzardo, che trova continui ostacoli sulla strada, così come quello su papa Francesco, per il quale la Mori ha acquisito i diritti di un libro e che probabilmente per lei non vedrà mai luce:

La Rai ha tanti problemi, tantissimi. La diversificazione del prodotto però è importante, soprattutto per la Rai che è l'azienda culturale più importante del Paese. Le decisioni dovrebbero essere prese in modo diverso.

Ma a chi le chiede se la soluzione a questa sorta di ostracismo sia quella di cambiare interlocutore commerciale, e dunque rivolgersi non solo alla Rai, ma anche ad altre emittenti, lei risponde in maniera ancora più tranchant: "Pensare di cambiare interlocutore? Oppure non fare più il produttore e chiudere Ciao Ragazzi. Ci sto pensando. Perché uno o si mette in una posizione molto scomoda, di continua conflittualità – cosa che a me succede spesso – oppure non si può sempre vivere con difficoltà da superare. Sto pensando ‘tutto sommato, chi me lo fa fare?'". In conclusione Claudia Mori, escludendo che in questa vicenda influisca molto il peso mediatico di suo marito, Claudia Mori afferma:

Ho portato in Rai qualità e ascolti. Ma se tutto questo mi porta a scontrarmi con cose che vanno al di là della normale dialettica…. Io lavoro per passione e perché intorno alla Ciao Ragazzi lavora molta gente brava, però se si supera un certo livello l'entusiasmo può passare. Quindi sto pensando anche di far felice qualche persona, di chiudere Ciao Ragazzi e aprire Ciao ragazze.

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