10 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Clarissa Marchese: “Non ho denunciato Fausto Brizzi perché non mi sono sentita violentata”

L’ex Miss Italia parla ancora in tv e dichiara di essersi esposta pubblicamente per lanciare un messaggio alle ragazze che oggi iniziano a lavorare: “State attente, affidatevi a persone competenti, non fatevi ingannare da chi vi prospetta un futuro roseo”:
A cura di Andrea Parrella
10 CONDIVISIONI
Immagine

Clarissa Marchese torna a parlare in tv, monopolizzando la domenica con due ospitate: prima da Barbara D'Urso a Domenica Live, poi da Massimo Giletti a Non è L'arena. In entrambe le occasioni l'ex Miss Italia ha chiarito un concetto rispetto al perché non abbia denunciato il regista:

Non ho la formazione per capire come debba essere definito il suo comportamento. Non era violenza, non mi ha fatto nulla, però mi sono sentita infastidita

Le parole di Clarissa Marchese a Domenica Live

La sua denuncia in formato in formato mediatico sarebbe nata dalla sola intenzione di lanciare un messaggio alle ragazze che si sono sentite molestate, a farsi sentire: "Quello che posso dire alle ragazze – ha affermato a Domenica Live – che iniziano oggi a fare questo lavoro: “State attente, affidatevi a persone competenti, non fatevi ingannare da chi vi prospetta un futuro roseo." 

Le accuse di Clarissa Marchese

Le accuse di Clarissa Marchese sono arrivate in seguito ad un servizio dell'inchiesta che Dino Giarrusso sta realizzando per il programma Le Iene, che avrebbe spinto l'ex reginetta a denunciare la sua esperienza a Domenica Live. Nello stesso servizio venivano riportate le accuse di altre ragazze a Fausto Brizzi:

Ho fatto il provino con un famoso regista italiano, è uno di cui si sta parlando in questo periodo. Mi ha offerto di darmi lezioni di recitazione a casa sua. Venivo da un corso intensivo di recitazione, ma lui voleva incontrarmi. Pensavo fosse il provino, in realtà erano altre lezioni che si era offerto di farmi gratis. Arrivo con il mio accompagnatore in quello che credevo fosse un teatro, ma era una casa-ufficio. Il mio accompagnatore mi ha chiesto se poteva assentarsi, visto che sarebbe durata diverso tempo. Le prime ore sono state molto interessanti, abbiamo fatto esercizi. Poi, alla fine del primo giorno abbiamo iniziato a fare improvvisazione e si è parlato delle possibili parti che avrei potuto interpretare. "Di solito una ragazza come te è chiamata a fare le parti della "bella" e quindi dovresti anche fare scene spinte. Devi essere molto disposta. Se ti chiedessi di spogliarti completamente adesso, lo faresti?". Lui è molto più grande di me, io ho 20 anni e lui ne ha circa 45 ed è sposato. Gli ho detto assolutamente di no, che era un contesto inappropriato. Abbiamo cambiato discorso e me ne sono andata. Il giorno dopo, si riprende la lezione come se nulla fosse. Poi, verso la fine, rilancia la bomba. Mi ha richiesto di spogliarmi, con la stessa naturalezza. Ho avuto il sangue freddo di immaginare la scena: poteva saltarmi addosso. Me ne sono andata subito, il terzo giorno non sono andata e non mi sono mai più ripresentata. Non ne ho parlato con nessuno perché mi vergognavo anche se non era successo nulla. A distanza di qualche mese mi chiama la mia agente: un po' contrariata perché aveva speso tempo e soldi per me, mi ha detto che non avrei avuto la parte.

10 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views